TOSTI, Luigi
Storico, nato a Napoli il 13 febbraio 1811, morto a Montecassino il 24 settembre 1897. Compì gli studî nel collegio annesso alla Badia di Monte Cassino e, nel 1831, fece il suo noviziato di benedettino a Roma. Pronunciò i voti il 17 febbraio 1832 e disse la prima messa nel Natale del 1833. Divenne lettore di teologia a Montecassino; scrisse la Storia di Montecassino (1842). Quando il movimento neo-guelfo prese forma, padre Tosti concepì una rivista, l'Ateneo italiano, per la quale si era assicurato la collaborazione del Gioberti, del Balbo, del Troya, ma la polizia borbonica impedì che quel disegno si realizzasse. La Storia di Bonifazio VIII (1846), la Storia della Lega Lombarda (1848) diedero al T. uno dei primi posti nella scuola storica neo-guelfa ed egli divenne uno dei favoriti di Pio IX. Si recò a Napoli, dopo la promulgazione della costituzione, che egli aveva vagheggiato fin dal 1843; ma, dopo la reazione borbonica in seguito alla famosa giornata del 15 maggio 1848, ritornò a Montecassino, sotto la speciale sorveglianza dell'abate. Si consolò della tristezza del decennio plumbeo (1850-1860), come lo chiamò, dandosi con maggiore attività agli studî. La Storia di Abelardo (1851), la Storia del Concilio di Costanza (1853), la Storia dello scisma greco (1856), la Contessa Matilde e i Romani Pontefici (1859), i Prolegomeni alla storia universale della Chiesa (1861) si seguirono l'uno all'altro. I Prolegomeni sono la sua opera più ardita e personale, perché meglio vi rivela il fondo del suo pensiero sui rapporti tra filosofia e religione e tenta d'approfondire il concetto d'evoluzione della Chiesa. A Montecassino era inoltre l'anima d'un largo movimento spirituale e Renan, che visitò la Badia nel 1850, si stupì di sentirvi discutere di Kant e di Hegel, di George Sand e di Lamennais. Il 1860 lo ricondusse all'azione politico-religiosa. Mentre, da un lato, si adoperava per la conservazione della comunità religiosa di Montecassino, minacciata dal decreto della luogotenenza del re a Napoli del 17 febbraio 1861, dall'altro, spinto dal Nigra, partecipò ai tentativi cavouriani di risolvere diplomaticamente la questione romana. La conciliazione fra l'Italia e il papato, divenne allora la sua idea dominante. Ma il suo opuscolo La conciliazione (Roma 1887) dispiacque a Leone XIII e a Crispi; dovette ritrattarsi. Scrisse ancora di San Benedetto (Vita di S. Benedetto, 1892).
Le Opere complete del T. furoo pubblicate da L. Pasqualucci in 19 volumi in 8° (Roma 1886-1899). Licenziando il volume delle Opere postume del T. (Roma 1899), i monaci di Montecassino promisero un'edizione completa dell'epistolario, che non ha ancora visto la luce. Lettere del T. sono sparse in molte pubblicazioni; cfr. specialmente, La conciliazione tra l'Italia e il Papato nelle lettere del P. Luigi Tosti e del sen. Gabrio Casati, a cura di F. Quintavalle, Milano 1907; G. Paladino, Il P. T. in alcune sue nuove lettere (dall'arch. Ludolf di Napoli), in Rassegna storica del Risorgimento, 1920, pp. 597-628; R. Zagaria, Spigolature epistolari, Napoli s. a. (pp. 76-79, due lettere del T. a Mariano d'Ayala); F. Salata, Per la storia diplomatica della questione romana, I, Milano 1929, pp. 46-80 (il p. Tosti, Cavour, Nigra e la conciliazione); V. Fedele, Leone XIII e l'abate Tosti (in documenti inediti), in Nuova Antologia, 16 aprile 1934, pp. 562-578.
Bibl.: A. Capecelatro, Commemorazione di D. L. T., abate cassinese, Montecassino 1898; F. Montefredini, Saggi critici, Napoli 1898 (stroncatura violenta d'un anticlericale), pp. 61-93; F. d'Ovidio, D. L. T., in Rivista d'Italia, anno I, fasc. 1°, gennaio 1898; R. De Cesare, P. T. nella politica, in Nuova Antologia, 1° giugno 1898, p. 488 segg.; E. Pistelli, Profili e caratteri, Firenze 1921, pp. 111-127; F. Meda, Uomini e profili, Milano 1921, pp. 127-169; B. Croce, Storia della storiografia italiana nel secolo XIX, Bari 1921, I, pp. 149-150; V. Procacci, La questione romana. Le vicende del tentativo di conciliazione del 1887, Firenze 1929; J. Gay, Les deux Romes et l'opinion française. Les rapports franco-italiens depuis 1815, pp. 100-124 (è un saggio del 1904); P. Pirri, P. Giovanni Roothaan, Isola del Liri 1931 (per i rapporti coi gesuiti), pp. 260-65; M. Inguanez, Lettere di Gladstone all'abate Luigi Tosti sulla Conciliazione, in Nuova Antologia, 16 gennaio 1937, pp. 162-77.