Pubblicista italiano (Milano 1859 - ivi 1926), fratello di Achille; concorse a fondare il Touring Club Italiano (1894), di cui divenne in seguito presidente. Il Touring Club Italiano cercò non solo di facilitare la disponibilità di ciò che il turismo ciclistico e poi l'automobilismo e il turismo in genere richiedevano in fatto di agevolazioni materiali, ma iniziò una serie di pubblicazioni che, dalla semplice indicazione itineraria, raggiunsero ben presto i caratteri proprî della pubblicazione geografica e diventarono di questa disciplina, la geografia, il più valido strumento di divulgazione. Visitò le varie zone d'Italia, e organizzò la pubblicazione della carta d'Italia alla scala di 1 a 250.000, della Guida d'Italia e del Grande Atlante internazionale. È stato il vero apostolo del turismo in Italia. Per poter dedicare tutta la sua attività al Touring, rinunciò, dopo un primo periodo di partecipazione, ad ogni attività nella vita pubblica, nella quale avrebbe potuto prendere larga parte, data la sua grande notorietà e autorità. Estesissima l'attività giornalistica del Bertarelli. Dal 1895 al 1925 il B. pubblicò, soltanto sulla rivista del Touring, non meno di 335 articoli, oltre ad innumerevoli note. L'ultimo scritto, che stese in collaborazione con E. Boegan della Società Alpina delle Giulie, fu il catasto ragionato delle grotte del Carso intitolato Duemila grotte, pubblicato postumo nel 1927. I principali suoi scritti sono raccolti nel volume: L'Italia e il Touring negli scritti di L. V. Bertarelli (1927).