CERALE (Cerallo), Luigia
Nacque a Verolengo (Torino) il 19 ott. 1859, da Giuseppe, generale, e da Maria Ghiglione. Iniziò a studiare danza in giovanissima età con risultati eccellenti e tali da portarla a ricoprire, appena quindicenne, il ruolo di prima ballerina al teatro Liceo di Barcellona. Fu successivamente scritturata al Comunale di Trieste, dove divenne presto la beniamina dei numerosissimi appassionati di danza di quella città, come è dimostrato dall'episodio ricordato dallo Schmidl, in cui, durante il ballo Nelly di F. Pratesi e A. Olivieri che ebbe luogo nel marzo del 1878, la C. dovette replicare, caso quasi unico, una variazione del "passo a due". Nel settembre dello stesso anno ballò in Satanella di F. Taglioni al teatro dell'Opera di Vienna e questa esibizione, che sembrava del tutto occasionale, rivelò pienamente le sue capacità artistiche che furono giudicate tali da permettere la sua promozione al rango di étoile di quello stesso teatro. Il nuovo contratto, firmato nel luglio del 1879, le fu sempre riconfermato fino al 1892, anno in cui si ricorda una sua ultima memorabile partecipazione, nella scena della ferrovia, al ballo Excelsior di R. Marenco e L. Manzotti che fu rappresentato il 31 maggio. Questa stessa data, che avrebbe segnato la fine del lungo soggiorno viennese della C., non pose fine tuttavia alla lunga serie di ballerine italiane che ininterrottamente si avvicendarono sulle scene della capitale austriaca, divenendone insostituibili protagoniste.
Molti furono i balletti del coreografo tedesco Karl Telle che furono dati all'Opera di Vienna ed affidati alla C. e tra questi si ricorda Melusine del 1882, in cui essa sostenne la parte di Blaniforte. Durante le vacanze accordatele dalla direzione del teatro viennese, la C. danzò al teatro Nazionale di Praga nel luglio del 1889 e nel gennaio 1890. Nel 1892, allo scadere del suo contratto con l'Opera di Vienna, tra il rimpianto generale lasciò l'Austria per recarsi in Inghilterra.
All'Empire Theatre di Londra il 20 genn. 1893 la C. esordì nella seconda parte del ballo Katrina di Katti Lanner (nella cui prima parte si era esibita come mima Malvina Cavallazzi) e di questa rappresentazione I. Guest scrive: "Although Cerale created an excellent impression with her strong technique, her engagement was brief, and at the end of March, Emma Palladino returned to the Empire and took her place" (p. 43). Dopo l'esperienza londinese, compì numerose tournées che la portarono in America, a Pietroburgo, a Berlino e in altre importanti città. Nel repertorio della C. figurano tra l'altro Coppelia di C.Nuitter e A. Saint-Léon su musiche di L. Délibes, balletto che l'artista ebbe modo di riproporre molte volte nella sua lunga carriera.
La C. può senz'altro essere considerata una delle più complete ballerine di quella scuola italiana che tanto prestigio godette in Europa nella seconda metà del secolo diciannovesimo. Così lo Schmidl ne esalta l'arte: "Fu una danzatrice eminente, piena di slancio e di agilità, tempista irreprensibile e dotata di una straordinaria forza di punte, nonché elegantissima nella persona".
La C. morì a Vienna il 26 dic. 1937.
Bibl.: J. Gregor, Kulturgesch. des Ballets, Wien 1944, p. 311; F. Farga, Die Wiener Oper von ihren Anfängen bis 1938, Wien 1947, p. 260; M. Graf, Die Wiener Oper, Wien 1955, p. 185; I. Guest, The Empire Ballet, London 1962, p. 43; H. Koegler, The Concise Oxford Dict. of Ballet, London 1977, p. 111; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 320.