Scrittore spagnolo (Larache, Marocco, 1924 - San Sebastián 1964). Di professione neuropsichiatra, fu direttore dell'ospedale psichiatrico di San Sebastián. Partecipò vivamente al dibattito sui fondamenti filosofico-scientifici della terapia mentale (Dilthey, Jaspers y la comprensión del enfermo mentale, 1955). Ma deve la fama soprattutto al suo unico romanzo finito, Tiempo de silencio (1962; trad. it. 1970), di trasparente impianto autobiografico, con cui, adottando registri stilistici di straordinaria espressività, egli si distaccava dalle convenzioni realistiche e oggettive proprie della narrativa a lui contemporanea. Postumi sono apparsi: Libertad, temporalidad y transferencia en el psicoanálisis existencial (1964), Apólogos (1970) e il romanzo incompleto Tiempo de destrucción (1975).