RONALDO, Luis Nazario de Lima
Brasile. Bento Ribeiro, 22 settembre 1976 • Ruolo: attaccante • Esordio in serie A: 31 agosto 1997 (Inter-Brescia, 2-1) • Squadre di appartenenza: 1993-94: Cruzeiro; 1994-96: PSV Eindhoven; 1996-97: Barcellona; 1997-2002: Inter • In nazionale: 64 presenze e 45 reti (esordio: 23 marzo 1994, Brasile-Argentina, 2-0) • Vittorie: 2 Campionati del Mondo (1994, 2002), 1 Coppa d'Olanda (1994-95), 1 Coppa di Spagna (1996-97), 1 Coppa delle Coppe (1996-97), 1 Coppa UEFA (1997-98), 2 Coppe America (1997, 1999)
Prototipo del giocatore del 3° millennio (grandissimi colpi, a ritmi vertiginosi), Ronaldo ha conosciuto a tempo di record il bello e il brutto del calcio, molte gioie e terribili dolori. A 13 anni, gioca già due partite ogni sabato: al mattino con il Social Ramos Clube, al pomeriggio con il São Cristovão. La leggenda vuole che non possa andare ad allenarsi nel Flamengo, la squadra del cuore, perché il centro sportivo è troppo lontano da casa e non ha i soldi per pagarsi il tram. Già da ragazzino, il suo 'numero' preferito è puntare il difensore con la palla al piede, sorpassarlo in corsa e tirare. In questo senso è un attaccante atipico per il calcio brasiliano amante del dribbling. Si parla di lui all'Inter per la prima volta nel 1993: Ronaldo è appena arrivato al Cruzeiro, che lo ha acquistato per meno di dieci milioni, su segnalazione di Jairzinho, ma alla richiesta dell'Inter la squadra brasiliana chiede già tre miliardi e non se ne fa nulla. Sei mesi dopo, in coincidenza con l'esordio in nazionale (23 marzo 1994, contro l'Argentina), il suo valore è già quintuplicato. Va ai Mondiali negli Stati Uniti, vinti dal Brasile, ma, fra l'ira dei giornalisti e dei tifosi, il commissario tecnico Parreira non lo fa giocare nemmeno per un minuto. Quando i Mondiali si chiudono, è già stato acquistato dal PSV Eindhoven, dove resta per due stagioni, segnando 42 gol in 45 partite. Nel giugno 1996 Ronaldo passa al Barcellona: 34 gol in 37 partite della Liga, 15 gol in 17 gare di Coppa di Spagna, 5 gol in 7 partite di Coppa delle Coppe, che vince. Il rapporto con i tifosi è ottimo, quello con il presidente Nuñez pessimo; per andarsene Ronaldo approfitta di una clausola del contratto che gli consente di svincolarsi a 48 miliardi di lire. Il presidente dell'Inter Moratti, che già nel 1995 era stato vicino a ingaggiarlo, accetta, purché non vi sia un'asta. Il contratto è firmato il 20 giugno 1997, a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia (Coppa America). Il Barcellona si ribella, ma la FIFA dà ragione all'Inter e il 25 luglio Ronaldo arriva a Milano. Due giorni dopo esordisce in amichevole contro il Manchester United, davanti a 49.718 spettatori. La prima stagione in neroazzurro è molto buona: sfiora lo scudetto dopo un braccio di ferro con la Juventus (costellato da episodi controversi che finiscono addirittura in Parlamento e nelle aule dei tribunali), vince la Coppa UEFA e il Pallone d'oro. Ai Mondiali di Francia 1998, il commissario tecnico Zagalo e i medici brasiliani lo obbligano a giocare, nonostante un forte dolore al tendine rotuleo del ginocchio destro; riesce a essere protagonista, ma il 12 luglio, cinque ore prima della finale, viene colto da un malore, forse di origine neurologica. Va in ospedale, quando esce viene fatto giocare ugualmente e il Brasile perde la finale. Al ritorno dalle vacanze, ha ancora problemi al ginocchio destro e la sua seconda stagione in neroazzurro è un succedersi di stop e di riprese. Migliora in primavera e in estate vince la Coppa America del 1999; ma, il 21 novembre 1999 contro il Lecce si rompe il tendine rotuleo del ginocchio destro. Resta fuori cinque mesi; il 12 aprile 2000 torna in campo ma dopo otto minuti dal suo ingresso all'Olimpico, in Lazio-Inter, 2-1, finale di Coppa Italia, si rompe un'altra volta il tendine. È una scena impressionante, trasmessa da tutte le reti televisive del mondo. Ronaldo viene rioperato a Parigi e resta inattivo fino al settembre 2001. Trionfale il Mondiale 2002, dove Ronaldo è capocannoniere con 8 gol. La FIFA gli ha attribuito il titolo di Giocatore dell'anno nel 1996 e nel 1997.