BERGALLI, Luisa (fra gli arcadi Irminda Partenide)
Nata a Venezia nel 1703, sposò nel 1738 Gasparo Gozzi, più giovani lei di dieci anni, da cui ebbe cinque figli. A cotesta unione, più che ai suoi scritti, ella deve la fama. I maligni l'accusano di avere, con le sue distrazioni poetiche, aumentato il disordine del patrimonio del marito. Esordì a 22 anni con un dramma per musica, Agide re di Sparta, per il quale ebbe lodi e incoraggiamenti da Apostolo Zeno. Per il teatro scrisse altri drammi per musica e tragedie e una commedia in sciolti, Le avventure del poeta, che dedicò nel 1730 al padre di Gasparo. Nel 1733 pubblicò, tradotte in versi sciolti, le commedie di Terenzio, e nel 1736-37, tradotte in prosa, le tragedie di Racine, la qual traduzione Gasparo difese contro le censure di un anonimo. Divenuta moglie di lui, tradusse dal francese, parte con lui e parte da sé sola, romanzi, trattati morali e componimenti drammatici, alcuni dei quali per il teatro Sant'Angelo di Venezia, di cui aveva assunto nel 1746 l'impresa, che ebbe esito sfortunato. Pubblicò due volumi di Componimenti poetici delle più illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia 1726) e le Rime di Gaspara Stampa (Venezia 1738) e ne sparse di proprie in gran numero nelle Raccolte, allora di moda. Morì nel 1779.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, Brescia, II, ii, p. 926; P. Nurra, Donne illustri: Luisa Bergalli, in Emporium, IX (1899), n. 51; M. Mioni, Una letterata veneziana del secolo XVIII, Venezia 1908; E. Tassistro, Luisa Bergalli Gozzi. La vita e l'opera sua nel suo tempo, Roma 1919.