LUISA regina di Prussia
Nata il 10 marzo 1776 a Hannover, figlia del duca Carlo di Meclemburgo-Strelitz, sposò, non ancora diciottenne (1793), il principe ereditario di Prussia, il futuro re Federico Guglielmo III. Questo matrimonio, da cui nacquero nove figli, riuscì molto felice; la vita di famiglia dei coniugi era di un'intimità rara alle corti in quei tempi. Luisa era molto superiore a suo marito per ingegno e animo. Per mezzo di un'amica, la signora von Berg, che aveva vissuto a Weimar e aveva conosciuto personalmente Goethe e Herder, essa era penetrata nel mondo intellettuale dei classici tedeschi. Il suo poeta favorito era Schiller, che essa aveva caldamente, ma invano, cercato di fare venire a Berlino nel 1804. Nei primi dodici anni dopo la sua assunzione al trono insieme col marito (1797), ella si era data a una vita di divertimenti, dalla quale fu strappata bruscamente dalla catastrofe del 1806. Non era una donna politica, e non nutriva ambizioni in questo senso. Ma grazie alla sua influenza sul re, esercitava in modo celato un'importante azione sugli affari del governo e della politica. Già prima della sfortunata guerra con Napoleone il partito dei patrioti alla corte aveva posto le sue speranze nella regina. In quale misura ella avesse contribuito alla risoluzione presa dal marito di continuare la guerra in alleanza con la Russia, dopo le battaglie di Jena e di Auerstädt, non si può dire con precisione. Gli oltraggi che Napoleone lanciò contro di lei nei suoi bollettini non fecero che accrescere la popolarità di L. Nonostante questi attacchi, ella si era decisa a chiedere personalmente a Napoleone, durante i negoziati di Tilsit, di risparmiare la Prussia, ma senza alcun successo. E anche nell'anno seguente si offerse di fare un viaggio a Parigi con lo stesso scopo. Una parte decisiva essa ebbe nel 1807 nella chiamata al ministero del barone von Stein. E durante il tempo del suo ministero appianò più volte i contrasti sorti fra lui e il re. Dopo la sua caduta e il nuovo ristagno succeduto nell'interno, ella ottenne nel 1810 la nomina di Hardenberg a cancelliere di stato. Poco dopo, il 19 luglio 1810, ella morì. Il ricordo di questa regina si conservò a lungo presso il popolo prussiano.
Bibl.: P. Baillen, Königin Luise, 2ª ed., Berlino 1923.