Scrittrice tedesca (Danzica 1713 - Lipsia 1762); moglie di J. C. Gottsched, collaborò alle sue iniziative culturali, in particolare alla riforma teatrale da lui promossa. Scrisse commedie di scarsa originalità (Die Pietisterei im Fischbeinrock oder Die doktormässige Frau, rifacimento, 1737, de La femme docteur ou La Théologie janseniste tombée en quenouille del gesuita G. Bougeant; Die ungleiche Heirat, 1743; Die Hausfranzösin oder die Mamsell, 1744; Das Testament, 1745). Per la Deutsche Schaubühne del marito tradusse, in parte anche elaborandole, commedie di Destouches e di Molière. Le sue poesie furono pubblicate postume (Gedichte, 1763), al pari delle lettere (Briefe, 3 voll., 1771-72).