GÓRNICKI, Łukasz
Scrittore polacco, nato nel 1527 a Oświecim, morto a Cracovia nel 1603. È uno dei più eminenti rappresentanti della cultura italo-polacca del sec. XVI. Compiuti i primi studî in Polonia, si recò giovanissimo in Italia, ove soggiornò a lungo, particolarmente a Padova (1543-48, 1557-59). Fu, più tardi, uno dei cortigiani alla corte del vescovo e cancelliere Maciejowski, per passare poi al servizio di re Sigismondo Augusto che lo nominò suo segretario e bibliotecario. Ma la sua occupazione prediletta fu l'attività letteraria, basata su una vasta cultura umanistica e una profonda conoscenza della lingua italiana. Fedele alle dottrine di Bembo e Speroni, diffuse in Polonia il culto per la lingua patria e scrisse esclusivamente in polacco. Dopo alcuni tentativi poetici si accinse alla parafrasi del Cortegiano di B. Castiglione.
Questo rifacimento (Dworzanin polski "Il cortegiano polacco", 1566; ed. critica a cura di R. Pollak, Cracovia 1928) è, sotto varî aspetti, una delle più interessanti versioni dell'opera italiana. Avvicinando l'originale ai costumi e alle tradizioni polacche, G. ne trasferisce l'azione dalla corte d'Urbino a quella del cancelliere Maciejowski presso Cracovia; elimina da questa società le donne, nella Polonia di allora non sufficientemente colte; trasforma completamente le parti riguardanti la lingua, e le polonizza basandosi anche su Cicerone, sullo storico polacco Kromer e sul Dialogo delle lingue dello Speroni; sottopone a revisione completa gli scherzi e aneddoti del secondo libro. G. inserì nell'opera del Castiglione parecchi brani tolti dagli scritti di Platone, Cicerone, Plutarco, M. Ficino. L'opera di G. è la prima importante versione in polacco di un'opera italiana ed è uno dei più insigni monumenti della prosa polacca.
Fautore del regime forte della repubblica veneta, G. osservava con apprensione l'eccessivo rinforzarsi della democrazia nobiliare polacca. In una delle sue ultime opere (Rozmowa Polaka z Włochem o elekcji, "Dialogo tra un Polacco e un Italiano intorno all'elezione"), egli mise in bocca dell'"Italiano" la critica dell'organizzazione dello stato polacco. G. è infine autore di una specie di memoriale storico degli anni 1538-72.
Bibl.: R. Löwenfeld, L. G., Breslavia 1887 (in ted.); J. Kozielewski, L. G. Leopoli 1929; R. Pollak, introd. all'ed. crit. di Dworzanin, Cracovia 1928.