lungosoggiornante
(lungo-soggiornante, lungo soggiornante), s. m. e f. Chi si trattiene a lungo in un luogo.
• Nel caso sempre più frequente di colf e badanti straniere, il datore di lavoro si trasforma in un «ispettore» a cui tocca controllare i documenti di soggiorno. Compito indispensabile (impiegare un irregolare è reato), quanto problematico anche per la difficoltà di distinguere due documenti praticamente identici nella versione elettronica: il permesso di soggiorno e la ex «carta» ‒ oggi permesso di soggiorno Ue per lungosoggiornanti ‒ (Leonard Berberi e Francesca Padula, Sole 24 Ore, 3 ottobre 2011, p. 19, Colf e badanti) • Cristiani, lungo-soggiornanti, genovesi d’adozione: ecco l’identikit degli immigrati in Liguria. Nel 2015, i cittadini stranieri residenti in regione sono 136.216. (Erica Manna, Repubblica, 28 ottobre 2016, Genova, p. V) • Intendiamoci: nessuno può immaginare lo ius soli pressoché automatico (la cittadinanza assunta tout court in base al luogo di nascita) [...] La versione italiana ora in discussione prevede un diritto di suolo assai temperato (subordinato in sostanza allo status di lungo soggiornante di almeno un genitore) e, accanto ad esso, uno ius culturae assai intrigante: ne beneficia lo straniero entrato in Italia prima dei 12 anni che abbia frequentato regolarmente un percorso formativo di almeno cinque anni. (Goffredo Buccini, Corriere della sera, 16 giugno 2017, p. 1, Prima pagina).
- Composto dall’agg. lungo, usato come avv. (‘a lungo’), e dal p. pres. e agg. soggiornante, sul modello di lungodegente.
- Già attestato nel Corriere della sera del 17 luglio 2005, p. 43, Cronaca di Milano (Cristina Bassi).