Famiglia di architetti e scultori originarî del Comasco, attivi tra il 16º e il 18º secolo. Rocco, architetto (Pelsopra, Como, 1501 - Genova 1590), svolse la sua attività a Genova, dove subì l'influenza di G. Alessi. Dal 1564, edificò, in collaborazione con il fratello Giovanni, anch'egli architetto e scultore, il palazzo per Nicolò Grimaldi (attualmente sede del municipio di Genova) passato poi ai Doria-Tursi che vi fecero aggiungere le logge laterali; la caratteristica composizione assiale del palazzo fu poi largamente imitata nell'architettura genovese. Gli sono inoltre attribuiti il palazzo Campanella a Genova e il convento dei domenicani a Bosco Alessandrino. Carlo, architetto e stuccatore (Laino, Val d'Intelvi, 1618 circa - Passavia 1684), fu il primo della famiglia a operare in Boemia. Lavorò a Praga (1638-48, chiesa del Salvatore; 1657, chiesa di S. Giovanni sulla Roccia; ecc.), a Březnice (chiesa e collegio dei Gesuiti), a Náchod (1657, castello per Ottavio Piccolomini), a Passau (1668-83, Duomo), ecc. Francesco Anselmo, architetto (m. Praga 1693), lavorò al castello di Roudnice (1670) e, su progetto di Carlo, al convento francescano di Kladno (1670-81). Antonio Giovanni, architetto (m. Praga 1727), costruì le fortificazioni di Malá Strana (1692). Anselmo Martino, anch'egli architetto (Como 1702 - Praga 1765), attivo prevalentemente a Praga, realizzò, tra l'altro, i tre portali del palazzo Černín, il palazzo Piccolomini e il palazzo Kinsky.