lurco
Latinismo, usato, in rima, in If XVII 21 li Tedeschi lurchi, " ghiottoni ", " crapuloni ", " beoni ".
Chiosa l'Anonimo: " ghiotti; e non solamente ghiotti, ma ancóra con bruttezza "; e il Lombardi aggiunge: " È da riflettersi che i nostri padri davan quest'epiteto sempre in disprezzo ". Per il Mattalia, " l'aggettivo, collocato dopo il sostantivo e in fin di verso, sente il ‛ caricato ' intenzionale, quasi l'esser lurchi fosse il tratto dominante della gente tedesca ". Il Tommaseo scorge nel termine probabili allusioni più specifiche: " Dante accenna fors'anco ai cento Tedeschi, i quali, mandati da Manfredi a soccorso de' Fiorentini usciti, furon da questi, pe' loro fini, empiuti di cibo e di vino, e commessi a morte certa ecc. ". Il Porena chiosa: " altri spiega lurchi come un sostantivo: ‛ rospi ' "; ma tale ipotesi ci sembra non accettabile.