lusingare
La voce è presente in If XXXII 96, nel senso proprio di chi ‛ usa lusinghe ' per trarne un utile e con danno di altri: mal sai lusingar per questa lama, con riferimento alla promessa di ottenergli fama nel mondo, fatta da D. a Bocca degli Abati, per conoscerne il nome. In Rime CVI 79 Maladetta tua culla, / che lusingò colanti sonni invano, con costrutto transitivo, è in senso figurato: " ti blandì tanti sonni " (Barbi-Pernicone). Con lo stesso significato è usato in Fiore LXV 8 e LXIX 13. L. vale anche " ‛ trattare con complimenti ', perciò ‛ esaminare con amore ' " (Contini), dunque senza sfumatura peggiorativa, in Rime XCIX 7 La sua sentenzia... / si vuol più volte lusingare / prima che 'n intelletto altrui si metta.