luttare
Compare una solo volta, in rima, nel senso di " fare lutto ", " piangere ": Pg XVII 38 Ancisa t'hai per, non perder Lavina; / or m'hai perduta! Io son essa che lutto, / madre, a la tua Aria ch'a l'altrui ruina (cfr. per l'episodio Aen. XII 595-607).
Era verbo di uso non frequente nel lessico due-trecentesco: cfr. Giamboni Libro de'vizî e delle virtudi I 2 " E piangendo e luttando con guai e sospiri ", Il 1 " dirottamente piangendo e luttando "; Si vedano inoltre gli esempi addotti da C. Segre nell'ediz. del Libro del Giamboni, Torino 1968, 3 n. 4.