Luxleaks
(LuxLeaks), s. m. e agg. inv. Scandalo suscitato dalla fuga di notizie relative a regimi agevolati di imposizione fiscale messi in atto dal Lussemburgo.
• [tit.] Commissione al lavoro su «Luxleaks» [testo] È servito lo scandalo Luxleaks, la maxi-inchiesta giornalistica che ha portato alla luce gli accordi vantaggiosi tra Lussemburgo e multinazionali, per spingere l’Unione europea a rilanciare la lotta all’evasione fiscale. (Giornale, 2 gennaio 2015, p. 21, Economia) • [Jean-Claude] Juncker, in una Bruxelles dove i risultati contano poco o nulla, non finirebbe mai in bilico se mantenesse il consenso del principale sponsor, la cancelliera tedesca Angela Merkel, leader del suo partito europopolare Ppe. Il passato controverso, denso di ombre, segreti e scandali, lo ha però costretto a continui compromessi con gli eurosocialisti, che altrimenti non boccerebbero le mozioni di censura nell’Europarlamento. Lo hanno dimostrato salvandolo in aula dallo scandalo LuxLeaks sui favoritismi fiscali a multinazionali, banche e società nel suo Lussemburgo. (Ivo Caizzi, Corriere della sera, 26 giugno 2016, p. 4) • La sua Commissione europea ha posto tra le priorità la lotta ai paradisi fiscali ma quando era premier del Lussemburgo Jean-Claude Juncker si oppose agli sforzi dell’Ue per contrastare i meccanismi sfruttati dalle multinazionali per pagare meno tasse. La stessa ombra gettata dallo scandalo «Luxleaks» torna ad allungarsi, due anni dopo sul numero uno dell’esecutivo di Bruxelles. (Giornale di Brescia, 3 gennaio 2017, p. 6, Estero).
- Espressione inglese composta dal nome proprio Luxembourg e dal s. leak ‘fuga di notizie’.
- Già attestato nel Corriere della sera del 7 novembre 2014, p. 13, Esteri (Ivo Caizzi).