LYCOPERDON
. Genere di funghi Basidiomiceti, della famiglia Licoperdacee, caratterizzato dall'avere un ricettacolo epigeo, di forma globosa, ovoidale o largamente clavata, qualche volta un po' ristretto inferiormente a guisa di gambo, di colore per lo più bianco o biancastro da giovane che diventa ocraceo o giallo-bruno a maturità, limitato da una duplice membrana (peridio) di cui l'esterna è per lo più di aspetto farinoso o disseminata di papille conoidee e spesso scompare dopo qualche tempo, mentre l'interna persiste sempre, diventando a maturità pergamenacea e aprendosi con un foro circolare all'apice. La parte interna del corpo fruttifero (gleba) è dapprima di consistenza carnosa o caseosa, molle, candida, ma a maturità diventa polverulenta, cosicché comprimendo fra le dita il fungo maturo si vede uscire dall'osculo apicale una polvere bruna che è costituita dalle spore. Volgarmente noti come "vesce di lupo", taluni si annoverano tra i funghi mangerecci, quando sono ancora giovani e bianchi, benché molto acquosi e quindi di scarso valore alimentare. Crescono soprattutto nei prati e nei pascoli, anche alpini; alcuni di essi, come il Lycoperdon bovista e L. giganteum, possono raggiungere fino a 40-50 cm. di diametro e un peso di 4-5 chilogrammi; la maggior parte delle specie, che sono circa un centinaio, sono però di dimensioni modeste.