LYKAON (Λυκάων)
Figlio di Priamo e di Laothoe; fu fatto prigioniero dei Greci e venduto schiavo a Lemno; riscattato da Ezione tornò a Troia dove, sul campo di battaglia, venne ucciso da Achille.
In una pelike di Londra (B. M. E., 379), opera del Pittore che prende il nome dal nostro eroe, è raffigurata la partenza di un guerriero che l'iscrizione indica come Lykaon. L'eroe appare anche, con il nome scritto in greco, negli affreschi della Casa del Criptoportico a Pompei e in una scena di combattimento, negli affreschi dell'Oecus Tricliniare della Casa di Decimo Ottavio Quartione (o di Loreio Tiburtino).
Bibl.: Drexler, in Roscher, II, 2, 1894-97, col. 2168, s. v.; J. D. Beazley, Red-fig., p. 690, nn. 3; V. Spinazzola, Pompei alla luce degli scavi nuovi di Via dell'Abbondanza, II (1910-1923), Roma 1953, p. 941, figg. 950-1; p. 985, figg. 1013-4; K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, p. 18 (con bibl. prec.); K. Weitzmann, Ancient Book Illumination, Cambridge Mass. 1959, p. 37, fig. 42.