Uomo politico statunitense (Gillespie County, Texas, 1908 - San Antonio, Texas, 1973). Esponente del partito democratico di cui fu leader al senato dal 1953, nel nov. 1960 fu eletto vicepresidente degli Stati Uniti e nel nov. 1963, in seguito alla uccisione a Dallas del presidente J. F. Kennedy, gli successe nella carica. Nel nov. 1964 fu eletto presidente contro il candidato repubblicano B. Goldwater. Assunto il nuovo mandato nel genn. 1965, J. avviò un programma di espansione della spesa pubblica in campo sociale e di promozione dei diritti civili; tale programma fu tuttavia largamente compromesso dalla rapida crescita delle spese militari negli anni successivi. In politica estera, all'intervento dell'apr. 1965 a Santo Domingo si accompagnò una rapida escalation dell'impegno militare nel Vietnam, dove le forze statunitensi passarono dai 16.000 uomini del 1964 ai circa 500.000 del 1968, senza per altro ottenere significativi successi. In crescente difficoltà di fronte all'opinione pubblica interna, nel marzo 1968 J. annunciava la sospensione dei bombardamenti sul Vietnam del Nord (che aprì la strada ai negoziati di Parigi, avviati in maggio) e la propria decisione di non ricandidarsi alle elezioni presidenziali del novembre successivo. Queste ultime videro la vittoria del repubblicano R. M. Nixon.