PROBO, M. Valerio (M. Valerius Probus)
Filologo, della colonia romana di Berito (Beirut), che fiorì nella seconda metà del sec. I d. C. Nella sua gioventù non era ancora penetrata in provincia la riforma scolastica, opera sostanzialmente di Palemone (v.), che agli autori antichi aveva sostituito i classici; così, per educazione e per gusto, egli fu condotto a salvare dall'oblio la letteratura arcaica, quasi scomparsa in Roma sotto i successori d'Augusto, a rivalutarla in connessione con gli studî varroniani e verriani, ad alimentare una corrente che doveva immettere nella moda arcaicizzante dell'età di Adriano e degli Antonini.
Per i più antichi, P. s'interessò particolarmente di lingua, sulla quale lasciò agli eruditi posteriori una miniera di osservazioni preziose; ma, sempre per essi, dovettero altresì imporglisi questioni di critica testuale, di cui fu maestro ai Romani. Edizioni vere e proprie di lui ci sono esplicitamente attestate per Lucrezio, Virgilio e Orazio; certa si può dire anche l'edizione di Terenzio e di Persio; congetture furono fatte altresì per Plauto e Sallustio. In questa attività, che gli è caratteristica, P. si valse dei segni critici e dei metodi della filologia alessandrina. Costituzione del testo sul fondamento del confronto di autorevoli esemplari, epurazione dagli errori e dalle interpolazioni, retta punteggiatura, brevi note esegetiche; questa la maniera seguita da P. editore. Per il resto, egli poco pubblicò: solo un piccolo numero di minutae qaaestiunculae, a testimonianza di Svetonio. La sua autorità però fu tale, che gli furono dipoi attribuite varie opere pervenute fino a noi, le quali o non sono apertamente di lui o con lui hanno rapporti assai discutibili. Scuola vera e propria non ne tenne; raccolse intorno a sé amici e seguaci, a conversar con loro scientificamente.
Bibl.: W. S. Teuffel, Geschichte der römischen Litteratur, II, 3ª ed., Lipsia 1920, p. 251 segg.; M. Schanz, Geschichte der römischen Litteratur, II, ii, 3ª ed., Monaco 1913, p. 437 segg.; I. Aistermann, De M. Valerio Probo, Bonn 1910; F. Leo, Plautinische Forschungen, Berlino 1912, p. 29 segg. Sulle edizioni: G. Funaioli, in Athenaeum, X (1932), p. 391 segg.; A. Rostagni, in Rivista di filologia classica, n. s., XII (1934), p. i segg.