MAAR
. I crateri isolati con rilievo negativo, imbutiforme, concavo ovvero cilindrico, formatisi per esplosione su terreni generalmente vulcanici, si chiamano maar. Il Branca li ha considerati quali embrioni di vulcani e li ha divisi in tre gruppi:1. maar con condotto vuoto, in cui la roccia eruttiva è rimasta a grande profondità, mentre il condotto è in parte ripieno dei frantumi della roccia eruttiva sventrata; 2. maar con condotto pieno di tufo e spesso con il bordo esterno formato dallo stesso materiale. 3. maar con condotto pieno di lava, che in tal caso rappresenterebbe un vulcano centrale rimasto allo stato embrionale.
I maar in sezione appaiono circolari o ellittici con diametro da 100 a 1000 e più metri. Si riscontrano nell'Eifel, nella Svevia, nell'Alvernia e nell'America Centrale e sono per lo più ripieni d'acqua, ma non debbono confondersi con i crateri-lago di alcuni vulcani spenti.
Si ritiene in generale che essi siano il risultato della potente spinta esercitata dal magma fino a rompere e a far saltare in aria gli strati compressi; difatti il loro fondo è per lo più chiuso da un neck.