MACEDONIA (XXI, p. 750; App. II, 11, p. 237)
È la più meridionale delle sei repubbliche federate della Iugoslavia. Al censimento del marzo 1953, su una superficie di 25.713 km2, la popolazione risultò di 1.304.514 abitanti (densità 51): una valutazione relativa al giugno 1959 faceva salire la cifra a 1.532.000 di 204.000 unità; gli Albanesi sono 163.000.
Questa repubblica corrisponde, all'ingrosso, al bacino montano del fiume Vardar, sopra la stretta di Gevgelija dove è stato fissato il confine con la Grecia. Il fondo vallivo, orientato da NO a SE, è sostanzialmente costituito da una serie di conche di sprofondamento collegate fra di loro mediante gole d'erosione: esposto alle influenze del mezzogiomo, ha un clima mediterraneo tipico. Accanto al frumento, si coltivano varie piante subtropicali, con la vite e il tabacco in prima linea; vi figurano anche il cotone, l'arachide, il sesamo, il papavero e il mandorlo. Enorme è la produzione di meloni e cocomeri: circa un milione di quintali. Grazie alla ricchezza dell'agricoltura, i villaggi vi sono abbastanza numerosi, situati di preferenza lungo il margine delle conche vallive. I principali bacini hanno però anche la loro propria città: per es. Skoplje, evolutasi a capitale della repubblica (ab. 149.800 nel 1956) e a notevole centro industriale, e Titov Veles.
Nella M. occidentale, sulla destra idrografica dell'asse del Vardar, si stende una regione formata da grandi bacini di origine tettonica, a ridosso del confine albanese: bacini di Polog, di Kičevo e di Pelagonia; altri due di questi bacini hanno il fondo occupato da laghi (Ochrida e Prespa). Elevati massicci montuosi dominano i predetti piani; il Perister, fra il bacino di Pelagonia e il lago Prespa, raggiunge i 2600 m d'altitudine. Il clima è qui in genere più fresco che non sul fondovalle del Vardar, sia per la maggiore altitudine dei piani, sia per la presenza degli elevati rilievi periferici. Anche le piogge vi sono più abbondanti, scaricate dal non lontano Adriatico. I piani appaiono coltivati in prevalenza a frumento e mais; l'agricoltura è tuttavia integrata dalla pastorizia migrante fra i pascoli di montagna e il fondo dei bacini. Bitolj e Prilep, entrambi in Pelagonia, sono i due centri principali di questo spazio montuoso. Dall'altra parte del Vardar, verso il confine bulgaro, il paesaggio è analogo: i piani sono tuttavia più bassi, e perciò consentono anche una certa coltura irrigua di legumi e ortaggi. Minerali di piombo esistono sopra il bacino di Kočani.