MACHAN
Nome etrusco di Machaon (v.) secondo l'iscrizione di uno specchio arcaico del museo di Bologna (Gerhard-Körte, Et. Sp., tav. 394, 20) che presenta la seguente scena: M. rappresentato, pare, come un vecchio barbato con un mantello attorno alla vita (la figura è alquanto rovinata) è curvo in avanti, intento a fasciare il piede di Filottete, che si sostiene appoggiandosi ad un bastone. Su un diphros sono poggiati un vaso di unguento e una spugna. Gli stessi personaggi, non designati però da iscrizioni, compaiono su uno specchio ora a Stoccarda (Gerhard-Körte, op. cit., v, p. 222, n. 21): M., che porta l'arco e la faretra al fianco, è in questo caso seduto all'estrema destra, mentre Filottete gli sta dinanzi in piedi.
Bibl.: W. Deecke, in Roscher, II, 2, 1894-97, c. 2227, s. v.; Stein, in Pauly-Wissowa, XIV, i, 1928, c. 150, s. v. Machaon; G. A. Mansuelli, in St. Étr., XX, 1948-49, p. 84.
(S. De Marinis)