macropsia
Anomalia della visione, per cui gli oggetti sono visti in dimensioni maggiori del reale. Può essere causata da disturbi della personalità, sostanze allucinogene (LSD, veleni del fungo Amanita muscaria, cannabis) o farmacologiche, per es. da intossicazione di fisostigmina, un farmaco usato nella cura del glaucoma, che può determinare paralisi dei muscoli ciliari con conseguente restringimento del diametro pupillare (miosi). La m. può essere anche manifestazione secondaria iniziale di malattie della retina (in partic., la degenerazione maculare); infine, alcune forme di emicrania e (raramente) l’epilessia parziale complessa hanno, nel corredo dei sintomi, sia dell’aura sia della crisi vera e propria, episodi di macropsia.