MACROSCELIDI (dal gr. μακροσκελής "di gamba lunga"; lat. scient. Macroscelides Smith, 1829; fr. macroscélide; sp. rata de trompa; ted. Riisselspringer; ingl. jumping shrew)
Genere d'Insettivori (v.), dal quale deriva il nome dell'intera famiglia: Macroscelidae (Mivart, 1868). La statura dei macroscelidi varia tra quella del topolino e quella del ratto. Hanno naso allungato a guisa di proboscide, orecchi mediocri o grandi, collo e tronco brevi, arti anteriori corti e sottili, posteriori molto allungati nella tibia e nel metatarso, coda lunga quasi quanto il tronco e scarsamente rivestita. Sono animaletti prevalentemente diurni, poco socievoli, quasi esclusivamente insettivori, che vivono in luoghi pietrosi oppure tra erbe e cespugli, correndo e saltando con agilità. La famiglia è suddivisa in due sottofamiglie.
1. Macroscelidi (lat. scient. Macroscelidinae Bonaparte, 1838), con 5 dita agli arti anteriori e 6 incisivi superiori. Comprendono i generi: Nasilio (lat. scient. Nasilio Thomas e Schwann, 1906), con 5 dita alle estremità posteriori; 10 specie e sottospecie (1931) nell'Africa orientale e meridionale. Elefantulo (lat. scient. Elephantulus Thomas e Schwann, 1906), con 5 dita alle estremità posteriori e proboscide più lunga e sottile; 27 specie e sottospecie, fra cui ricordiamo l'Elefantulo del Rozet, Elephantulus Rozeti Duv., vivono nell'Africa meridionale e orientale fino alla Somalia e all'Abissinia. Macroscelide, simile al precedente con proboscide ancora più lunga e sottile; 3 specie nell'Africa meridionale. Petrodromo (lat. scient. Petrodromus Peters, 1846) con 4 dita alle estremità posteriori; 13 specie e sottospecie nell'Africa orientale e sud-orientale.
2. Rincocioni (lat. scient. Rhynchocyoninae Gill, 1872), con 4 dita agli arti sia anteriori sia posteriori e con 2 incisivi superiori. Comprende il solo genere omonimo (lat. scient. Rhynchocyon Peters, 1847), con 13 specie e sottospecie di cui citiamo il Rincocione del Peters, Rhynchocyon Petersi Bocage, nell'Africa orientale.