MACUGNAGA (A. T., 20-21)
Comune della provincia di Novara (Piemonte), che comprende la testata della Valle Anzasca, percorsa dal torrente Anza, affluente del Toce. Ha una superficie di kmq. 99,48; i limiti altimetrici vanno da 1053 a 4633 m., comprendendo il versante orientale, dirupatissimo, del massiccio del Rosa. Numerosi sono i centri abitati permanentemente, dei quali nessuno porta la denominazione di Macugnaga (con questo nome è nota ai turisti la frazione Staffa), di dimensioni modestissime. La popolazione complessiva era di 671 abitanti nel 1871; di 572 nel 1921; di 626 nel 1931, quasi interamente agglomerata. È di origine vallesana, quivi immigrata nel sec. XIII; conserva ancora il dialetto tedesco e la tipica costruzione di legno su basamento di pietra. Nella Villa Pozzo è un interessante giardino di flora alpina.
Tutta la zona presenta le caratteristiche dell'alta montagna: il nuovo catasto dà 7259 ettari d,improduttivo; 17 ettari di seminativi; 160 di prati, 119 di pascoli; 1296 di boschi e 997 di incolto produttivo. Sono state recentemente riattivate presso Pestarena le miniere aurifere, già sfruttate da una società inglese.
La zona è di grande interesse turistico per le bellezze del paesaggio. Fanno corona i numerosi ghiacciai della fronte orientale del Rosa, tra i quali il più importante è quello del Belvedere o di Macugnaga; la collina morenica frontale, sulla quale è sorto un albergo (m. 1932), è meta frequentatissima di escursionisti. Numerosi sono i rifugi (Zamboni a m. 2052; Sella a m. 3150; Marinelli a m. 3100 ecc.). I due valichi più importanti sono a nord il Passo del Moro (m. 2862) per entrare nel Vallese; a sud il Colle del Turlo (m. 2736) per scendere ad Alagna (Valsesia). Macugnaga è collegata con rotabile (km. 29,5) alla strada del Sempione; con servizî automobilistici a Domodossola e Vogogna (ferrovia).