MADAUROS (Madauros è la forma più corretta del nome, non Madaura; in greco Μάδουρος, oggi Mdaourouch)
Città dell'Africa, situata al confine fra la Numidia e la Getulia, cioè al limite fra la regione abitata da popolazioni fisse e quella tenuta dalle tribù nomadi. Fu centro indigeno, appartenente al regno di Siface: dopo la morte di questo passò a Massinissa; caduto il regno di Numidia entrò nei domini romani. Sulla fine del primo sec. d. C per opera di uno dei Flavî, vi fu dedotta una colonia di veterani: da allora il suo nome fu: Colonia Flavia Augusta Veteranorum Madaurensium. Fu la patria di Apuleio, a cui soprattutto dobbiamo le notizie ora date circa la storia più antica della città.
Fino al principio del sec. III fece parte della Numidia: passò poi nella giurisdizione del proconsole di Cartagine. Fu città piccola e di territorio non ampio, ma frequentata per le sue scuole: anche S. Agostino vi compì una parte dei suoi studî, e a lui appunto dobbiamo il ricordo e la conservazione di uno scritto di un grammatico madaurense suo contemporaneo, Massimo, difensore del paganesimo.
Il cristianesimo vi ebbe dei martiri, di razza indigena a giudicare dai loro nomi: Nanfamo, Miggin, Sanae e Lucitas; ma non sappiamo con precisione la data del loro martirio. Fu sede episcopale, e, nel momento dello scisma donatista, due vescovi, uno cattolico l'altro donatista, vi sedettero contemporaneamente. I Bizantini, circondandola di mura e costruendovi una fortezza, la fecero uno dei punti di appoggio della difesa dell'Africa contro i Berberi.
Della città restano rovine notevoli, soprattutto della sua parte centrale: il foro con i suoi annessi: la basilica, la curia, un tempio; il teatro; due edifici termali; due chiese cristiane, una nell'interno dell'abitato, una fuori di esso. Recentemente sono state scavate delle case con stabilimenti rustici per la pressa delle ulive. Nell'area del foro e del teatro sorge, sui monumenti d'età più antica, la fortezza bizantina, costruita da Solomone fra il 534 e il 536.
Bibl.: S. Gsell e Ch.-A. Joly, Mdaourouch, Algeri-Parigi 1922; M. Christofle, Essai de restitution d'un moulin à huile de l'époque romaine à Madaure, Algeri 1930; S. Gsell, Inscr. lat. d'Algérie, Parigi 1922, p. 181 segg.