MADEIRA (A. T., 149-150 e 155-156)
Principale affluente di destra del Rio delle Amazzoni, e uno dei maggiori corsi d'acqua dell'America Meridionale; trae le sue acque dalle Ande della Bolivia e del Perù da un lato e dall'Altipiano del Brasile dall'altro. Il ramo sorgentifero meridionale è il Mamoré, che nasce col nome di Río Grande nella cordigliera di Cochabamba. Esso attraversa il dipartimento boliviano di Santa Cruz e poi quello di El Beni e i Llanos de Mojos, ingrossato da numerosi affluenti scendenti dalla cordigliera. Si unisce quindi con il Guaporé, che nasce nell'Altipiano del Matto Grosso, precisamente nella Serra dos Parecis, e segna per lungo tratto il confine tra il Brasile e la Bolivia. La confluenza dei due fiumi si trova a 220 km. a sud di Guajará-Mirim, dove il corso d'acqua prende il nome di Madeira: però, secondo alcuni geografi, il fiume continua a chiamarsi Mamoré fino a Villa Bella, alla confluenza del Beni, e secondo altri fino alla foce dell'Abuná. In questo tratto il fiume riceve sulla sua sinistra il Beni (1330 km.), ingrossato a sua volta dal Madre de Dios (1100 km.), che gli porta le acque del versante orientale delle Ande di Carabaya e della Cordigliera Reale. Alla foce dell'Abuná il Madeira entra in territorio brasiliano e corre in direzione di nord-est ancora per 1500 km., mantenendosi sempre parallelo all'orlo occidentale dell'Altipiano del Brasile, dal quale riceve numerosi affluenti, come il Jamary, il Gy-Paraná o Machado e l'Aripuanã o Roosevelt (997 km.). Da Guajará-Mirim a Santo Antonio il fiume è interrotto da una serie di 18 cascate e cateratte che ostacolano la navigazione per 450 chilometri; la cascata più a monte è appunto quella di Guajará-Mirim e quella più a valle è presso Santo Antonio, ma la maggiore si trova subito a valle della confluenza del Beni ed è detta cascata del Madeira, una distesa di scogli, in mezzo a cui le acque del fiume formano gorghi e ribollimenti.
Il Madeira, che a valle di Santo Antonio presenta tutti i caratteri di un vero fiume di pianura, raggiunge il Rio delle Amazzoni un po' a monte di Itacoatiara, però sulla sua sinistra è congiunto per mezzo di un canale secondario (furo) col lago di Autaz, donde il Rio Autaz porta al fiume principale una parte delle acque; sulla riva destra poi si stacca il Furo Carumá che sbocca nell'Amazzoni presso Parintins, a quasi 300 km. a valle dalla confluenza del Madeira. Questo furo, che e lungo oltre 350 km., delimita con il corso dell'Amazzoni la lunga isola di Tupinambarana.
Il Madeira dalle sorgenti del Mamoré alla foce misura oltre 3230 km. e la sua portata media alla foce è stata calcolata in 15.000 mc. al secondo, con un minimo di 4000 e un massimo di 30.000. Fino a Porto Velho, presso Santo Antonio, su un percorso di 1300 km. è navigabile per grossi piroscafi, anzi durante la stagione delle acque alte, da dicembre a giugno, possono arrivare a Porto Velho anche i grandi transatlantici. A monte di Guajará-Mirim il fiume è pure navigabile per minori piroscafi, mentre lance e imbarcazioni modeste possono risalire anche i suoi affluenti. La ferrovia Madeira-Mamoré, lunga 365 km., unisce Porto Velho con Guajará-Mirim superando la sezione non navigabile.