madonna
Ricorre con discreta frequenza, specialmente nella Vita Nuova e anche nel Fiore, nel significato di " signora ", appellativo di riverenza della donna; è usato per lo più al vocativo, ma anche come soggetto o apposizione del soggetto di terza persona: Vn XVIII 4 Madonne, lo fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna; Rime LXXXV 12 Madonna, la venuta nostra / è per raccomandarvi un che si dole; Cv III Amor che ne la mente 89 Madonna, s'ello v'è a grato, / io parlerò di voi in ciascun lato; e ancora: Rime L 9 e 55, LVII 1, Rime dubbie XI 3, Fiore LX 7, LXXVI 1, CXXXVII 7, CXXXVIII 2, CXLIII 1, CLXXVI 2, CXCV 3, CCII 1, CCXVI 1.
Fequente l'allusione a Beatrice, specie nelle rime della Vita Nuova: Beatrice è infatti madonna che D., in sogno, vede involta in un drappo dormendo fra le braccia di Amore (III 12 11) e la destinataria di Ballata, i' voi che tu ritrovi Amore (XII 10 2, 12 18, 13 25; cfr. ancora XIX 8 23, 9 29 [ripreso al § 17], XXIII 26 66, XXXIX 10 13). Nella Commedia, D. le si rivolge con questo appellativo in Pg XXXIII 29 e Pd II 46.
Il termine è talvolta appellativo di figure allegoriche: Vn XIII 9 14 madonna la Pietà, e 10 madonna la Pietade; e dico madonna quasi per disdegnoso modo di parlare, cioè con ironia sdegnosa; Fiore LXXI 3 madonna Ricchezza; LXXIX 1, CII 2.
Per La Madonna, v. MARIA VERGINE.