Madrid
Capitale della Spagna. Nel 2006 la popolazione della municipalità (607 km2) ammontava, secondo stime ufficiali, a 3.205.300 ab., quella della Comunidad Autónoma di M. a circa 5.950.000 ab., prevalentemente concentrati nei comuni della prima e seconda cintura. Dopo oltre un ventennio di declino demografico, a partire dal 1996 M. ha invertito la tendenza, facendo segnare dal 2001 un incremento consistente (+10%), imputabile prevalentemente al cospicuo afflusso di immigrati stranieri (provenienti soprattutto da America Latina, Marocco e Romania). Tale fenomeno ha inciso sulla composizione della popolazione (al 2006 la quota di stranieri in situazione regolare è il 15,8%) e sulla sua età media. Le positive dinamiche demografiche si sono accompagnate a una notevole crescita del PIL (+38,7% tra il 1996 e il 2004). Si è così rafforzato il ruolo di M. come principale polo non solo amministrativo, ma anche terziario e finanziario della Spagna. Le attività dei servizi (soprattutto quelli rivolti alle imprese, i trasporti e le telecomunicazioni) nel 2004 contribuivano al PIL per l'82% circa. Particolare importanza rivestono anche le attività legate all'istruzione superiore (M. è sede di 15 università) e alla ricerca. Un ruolo trainante, inoltre, è stato svolto negli ultimi anni dal settore delle costruzioni e dal mercato immobiliare. Per quanto riguarda il campo industriale, i comparti più significativi sono quelli energetico, farmaceutico, elettronico e dell'editoria. Il tasso di disoccupazione, in calo, era pari nel 2005 al 6%.
In ascesa è anche il turismo (5,9 milioni di visitatori nel 2005), che può contare su un patrimonio storico e artistico di rilievo (M. è stata Città europea della cultura nel 1992), sulla vivacità della vita culturale e notturna e su una buona dotazione di strutture ricettive. Snodo fondamentale del sistema autostradale e ferroviario spagnolo, M. vanta anche un'efficiente rete metropolitana, la cui ampiezza è pressoché raddoppiata in dodici anni (226,7 km nel 2006), e la presenza dell'aeroporto internazionale di Barajas (42 milioni di passeggeri nel corso del 2005), oggetto tra il 2000 e il 2006 di consistenti lavori di ampliamento.
Sotto il profilo urbanistico, la città ha conosciuto nel secondo dopoguerra uno sviluppo intenso e per molti versi incontrollato, che ha portato alla proliferazione di insediamenti periferici di bassa qualità. Dopo la fine del regime franchista (1975), un vasto processo di riqualificazione urbanistica e di rafforzamento delle reti di trasporto ha favorito la modernizzazione di M. nonché il suo rilancio culturale, accompagnando la terziarizzazione della sua economia. Nonostante il notevole miglioramento dell'immagine e della proiezione internazionale della città alcune questioni appaiono tuttavia non pienamente risolte. Persistono gli squilibri territoriali fra i quartieri residenziali settentrionali e quelli meridionali, nei quali si concentra la popolazione meno abbiente. L'incremento consistente dei valori immobiliari e la crescita del costo della vita producono fenomeni di polarizzazione sociale e richiedono nuove politiche abitative. M. deve affrontare, inoltre, l'integrazione degli immigrati e, dopo gli attentati terroristici del marzo 2004, l'acuirsi del problema della sicurezza.
Nel 1997 è stato approvato il nuovo Plan General de Madrid, che prevede la riconversione di vecchi insediamenti industriali in quartieri residenziali e la realizzazione di nuovi poli commerciali e terziari (parco tecnologico e città della finanza). I più recenti indirizzi urbanistici intendono, inoltre, favorire la rivitalizzazione del centro, il rinnovamento delle aree lungo la vecchia circonvallazione M-30, la realizzazione di nuove infrastrutture sportive. L'assenza di politiche urbane integrate a scala metropolitana ritarda, tuttavia, l'affermazione di un assetto policentrico e la soluzione ai fenomeni di congestione e inquinamento.