MADURA (A. T., 95-96; oland. Madoera)
Isola dell'Indonesia (Indie Olandesi), situata fra 6°80′ e 7°10′ S. e fra 112° 60′ e 114° 05′ E., con 4470 kmq. di superficie e circa 2 milioni di abitanti (densità 447 ab. per kmq.), tra i quali più di 1000 Europei, 3000 Cinesi e 2000 Arabi. L'isola è collinosa; la catena calcarea che l'attraversa è il proseguimento del rilievo di Giava, dalla quale Madura è separata solo dallo Stretto di Soerabaja, di poca larghezza. Solo nelle pianure si trovano risaie, ma la produzione del riso è insufficiente ai bisogni della numerosa popolazione. La popolazione vive in un certo benessere e, in seguito alle molte opere d'irrigazione promosse dal governo, l'agricoltura indigena fa continui progressi. Prodotti principali sono l'olio di cocco, il tabacco di qualità superiore, e le frutta. Risorse principali per gran parte della popolazione sono la raccolta di nidi di rondini mangiabili da esportarsi in Cina, le importantissime saline dello stato e la pesca. Madura ha, contrariamente a Giava, molto bestiame; i bovini di quest'isola sono i migliori dell'arcipelago e formano la più grande ricchezza degli indigeni.
Una linea ferroviaria a scartamento ridotto percorre l'isola in tutta la sua lunghezza lungo la costa sud. Le strade sono ottime e il traffico, anche automobilistico, intenso. Città principali: Pamekasan, Bangkalan, Sampang e Soemenep, anticamente le residenze dei principotti indigeni.
I Maduresi, giunti per il rapido incremento demografico degli ultimi anni a 5 milioni, abitano anche la larga penisola orientale di Giava. Il Madurese è più energico e indipendente del Giavanese, meno cortese e anzi incline a litigi e molto vendicativo, ma è fedele alla parola data, fermo nei proprî sentimenti e assai economo. La vita morale è assai più pura che tra i Giavanesi, la prostituzione rarissima. Nel piccolo commercio il Madurese spesso fa la sua fortuna. I pescatori e i marinai sono famosi per il loro coraggio e la loro abilità.
L'isola dipendeva politicamente dai regni indù-giavanesi e più tardi da Mataram (v. giava: Storia). Nel 1675 uno dei nobili dell'isola cominciò una rivolta alla quale Mataram pose fine con l'aiuto olandese, ma la parte orientale dell'isola non volle più riconoscere il padrone giavanese e si sottomise alla sovranità della Compagnia olandese (1683). Nel 1743 la parte ovest ne seguì l'esempio. Nella grande guerra giavanese (1825-1830) i principotti maduresi aiutarono il governo olandese. Estinte le quattro famiglie regnanti nelle linee maschili tra il 1858 e il 1885, Madura venne tutta sotto il governo diretto olandese e da quell'epoca ha conosciuto un continuo progresso.