MAESTRO di IRAVALS
Pittore anonimo catalano, attivo intorno al terzo quarto del 14° secolo.L'identificazione del M. di Iravals trae origine da un interessante gruppo di dipinti su tavola, vicini all'ultimo sviluppo della bottega dei fratelli Serra, commissionati ai suoi membri più noti, Jaume e Pere.Secondo la proposta di Gudiol Ricart (1938), l'esistenza di alcuni caratteri peculiari permette di assumere il retablo dedicato a s. Marta, conservato nella parrocchiale di Iravals (franc. Yravals) in Alta Cerdagna (dip. Pyrénées-Orientales), come punto di partenza per la definizione di un maestro autonomo. Benché l'origine esatta del retablo in questione non sia ancora del tutto chiara, intorno al nome del M. di Iravals, noto anche come Maestro dei Fratelli Serra poiché la sua arte presenta importanti legami con le produzioni di Jaume e Pere Serra, è stato costruito un catalogo importante, che nella sua versione più ampia include le seguenti opere: una tavola con due sante di controversa identificazione e una predella dedicata a s. Onofrio, entrambe a Barcellona (Mus. de la Catedral); il corpo centrale di un retablo dedicato a un santo diacono, forse Vincenzo (Barcellona, Mus. Diocesano); i frammenti di un retablo della Passione e Risurrezione di Cristo (Saragozza, Santo Sepulcro); i resti di retablo provenienti da Tobed, presso Saragozza (Barcellona, Mus. Diocesano; Sitges, Mus. Maricel de Mar; Madrid, Mus. del Prado); un polittico dedicato alla Vergine ripartito tra Lille (Mus. des Beaux Arts), Cracovia (Mus. Narodowe) e Barcellona (Mus. d'Art de Catalunya), e altre tavole minori (piccolo retablo da oratorio, Madrid, Mus. del Prado; piccolo retablo della Pentecoste, Barcellona, Mus. Diocesano).Questo vasto e disomogeneo elenco di dipinti, tutti databili intorno al terzo quarto del sec. 14°, costituisce in realtà l'opera di una bottega che rivela l'eredità italianizzante della pittura catalana della prima metà del sec. 14° e conferma la sua dipendenza dalla scuola senese.Il passo successivo per la definizione della personalità del M. di Iravals è rappresentato dagli studi di Verrié (1944; 1948), che comportano l'identificazione dell'artista con Ramon Destorrents, ipotesi che Post (1930-1966) e altri studiosi sembrano accettare senza riserve. Verrié (1948) sulla base di documenti degli anni 1353-1358 associa a questo pittore i frammenti del retablo del castello reale dell'Almudaina di Palma di Maiorca (Lisbona, Mus. Nac. de Arte Antiga; Palma di Maiorca, Mus. de Mallorca), collegati anche a Ferrer e Arnau Bassa, secondo precedenti notizie di archivio (1343-1348). La tavola di Lisbona con S. Anna e la Vergine bambina e la Crocifissione conservata a Palma di Maiorca servono allo studioso per definire Ramon Destorrents come uno degli artisti emergenti del momento e attribuirgli le opere che costituivano il gruppo assegnato in precedenza al M. di Iravals. Occorre ricordare che, in parallelo, Verrié (1944) documenta il vincolo tra Pere Serra e Ramon Destorrents; il ritrovamento del contratto di apprendistato di Pere permette di pensare al consolidamento del suo incarico di pittore nella bottega di Destorrents a partire dal 1357 e per un periodo di ca. quattro anni. Il ruolo del M. di Iravals come maestro dei Serra veniva in ogni caso riaffermato.Non è possibile tuttavia accettare l'identificazione con Destorrents senza tener conto del fatto che la bottega dei Serra è documentata già prima dell'attività di Pere, anche se alla fine egli ne divenne senz'altro il miglior rappresentante. Bisogna dunque riesaminare alcune delle conclusioni precedenti. Di fatto esistono indizi sufficienti per contestare l'identificazione con Ramon Destorrents e invece per legare il gruppo di opere assegnate al M. di Iravals alle prime realizzazioni uscite dalla bottega dei Serra. In primo luogo bisogna tener presente che le tavole del retablo dell'Almudaina - quelle con S. Anna e con la Crocifissione - dovettero essere realizzate nella bottega dei Bassa. Trattandosi delle parti più importanti del complesso, esse rimandano alla prima ordinazione del retablo e a una loro esecuzione prima del 1348, come del resto è testimoniato dalle importanti somiglianze che l'opera presenta con il retablo dedicato a s. Marco (Manresa, Seu), commissionato ad Arnau Bassa nel 1346. Destorrents dovette subentrare quindi nella conclusione di un'opera probabilmente già iniziata e su questa base risulta perciò difficile fissare la sua immagine.D'altro canto è possibile restituire alla produzione dei primi anni della bottega dei Serra il corpo centrale (Madrid, coll. privata) di un retablo dedicato a s. Luigi di Tolosa, opera che in precedenza era stata assegnata a Destorrents, ovvero al M. di Iravals. Il fatto che questo retablo provenga da una delle cappelle del chiostro della cattedrale di Barcellona offre un'indicazione relativa ai suoi committenti (Alcoy, 1993): la famiglia Ardèvol, che finanziò la costruzione della cappella, si fece carico anche del suo arredo e i pittori che vennero scelti per la sua realizzazione furono Francesc Serra I (documentato tra il 1350 e il 1361) e Jaume Serra (documentato tra il 1358 e il 1390 ca.).Così, attraverso il retablo di S. Luigi si consolida una nuova ipotesi che consente una soluzione delle incognite riguardanti il M. di Iravals e permette di spiegare le oscillazioni stilistiche che caratterizzano il gruppo di dipinti a lui attribuiti, opere, in realtà, di artisti diversi. D'altra parte ci si può così orientare in una delle fasi meno note dell'attività di questa bottega catalana stabilitasi a Barcellona, ricavando informazioni abbastanza affidabili per quanto riguarda il suo periodo iniziale e su una personalità ambigua e quasi perduta come era quella di Francesc Serra I. I particolari della sua collaborazione con Jaume Serra e l'incarico di Pere nella stessa bottega costituiscono oggetto delle ricerche in corso, che permetteranno di definire con maggior precisione i loro rispettivi contributi negli anni centrali del 14° secolo.In conclusione quindi, per la maggior parte le opere riferite inizialmente al M. di Iravals e poi a Ramon Destorrents possono essere rivendicate alla bottega dei primi Serra (Alcoy, 1993). Questa nuova ipotesi conferisce un nuovo significato al M. di Iravals come maestro dei Serra, restituendo coerenza al cammino artistico di un laboratorio familiare. Francesc Serra I fondò una bottega e iniziò un percorso che, avviato nel 1350, proseguiva ancora nei primi anni del sec. 15°, e le opere del M. di Iravals rappresentano il momento iniziale di questo cammino.
Bibl.: C.R. Post, A History of Spanish Painting, 14 voll., Cambridge (MA) 1930-1966: IV, pp. 516-518; IX, 2, p. 740; XI, pp. 373-374; J. Gudiol Ricart, La pintura gòtica a Catalunya (Monografies d'art hispànic), Barcelona 1938, p. 13; id., Historia de la pintura gótica en Cataluña, Barcelona 1943; F.P. Verrié, Dos contratos trescentistas de aprendizaje de pintor, Anales y Boletín de los Museos de Arte de Barcelona 2, 1944, 1, pp. 67-76; id., Más sobre Destorrents, ivi, 3, pp. 63-65; id., Una obra documentada de Ramon Destorrents, ivi, 6, 1948, 3-4, pp. 321-340; J. Gudiol Ricart, S. Alcolea Blanch, Pintura gòtica catalana, Barcelona 1986, pp. 49-51; R. Alcoy, Mestre de Rubió. Retaule de sant Antoni Abat, in Prefiguració del Museu nacional d'art de Catalunya, Barcelona 1992, pp. 239-241; id., Taller dels germans Serra. Retaule de Sixena, ivi, pp. 241-244; id., Els Serra dels inicis i la catedral de Barcelona. Aclariments entorn d'un retaule trescentista de sant Lluis de Tolosa, D'art. La catedral de Barcelona 19, 1993, pp. 121-144; id., El retaule de santa Anna del castell reial de Mallorca (in corso di stampa).