ANTEGNATI, Maffeo (Matteo)
Probabilmente originario di Antegnate, nato forse nel 1528, lavorò a Brescia come scultore ornatista. Figlio di Giacomo, la paternità risulta da un contratto col comune (Brescia, Archivio Civico, Istrumentorum Lib. V,22 giugno 1566, c. 221). Le sue opere e il suo nome furono confusi dagli storici con le opere e il nome di Bernardino Antegnati. Lavorò nella Loggia di Brescia nel 1559 ai capitelli delle quattro colonne e ai pilastri a pianterreno e, nel 1566, ai capitelli, in stucco delle colonne dei salone al primo piano. Ottimo lavoro, ma meno fine di quello di Bernardino A. in Santa Maria dei Miracoli, che prima veniva attribuito a Maffeo.
Inoltre una polizza d'estimo (1568), citata dal Fenaroli (p. 8), da noi non reperita ma ricopiata dal Vantini nelle sue schede conservate nell'Archivio dell'Ateneo di Brescia, fa menzione di un Maso "intagliatore di legni", coniugato con Arsilia e padre di Catina, figlio di un "Giacomo d'Antegnati intagliatore di legnami... d'anni 67". L'accenno all'attività di scultore e al padre Giacomo fa ritenere probabile che questo Maso sia Maffeo (è anche probabile un errore del Valentini nel trascrivere la polizza).
Bibl.: B. Zamboni, Memorie delle pubbliche fabbriche più insigni della città di Brescia,Brescia 1778, pp. 66, 73, 133; G. Brognoli, Nuova guida di Brescia,Brescia 1826, p. 141; S. Fenaroli, Dizionario degli artisti bresciani,Brescia 1877, pp. 7-12.; L. Arcioni, Ricerche intorno alla Loggia,in Commentari dell'Ateneo di Brescia,Brescia 1889, p. 81; F. Bettoni Cazzago, L'arte nella storia bresciana, ibid.,Brescia 1896, p. 188; L. Fe, d'Ostiani, Storia e arte per le vie di Brescia,Brescia 1927, p. 358;,P. Guerrini, Memorie storiche della diocesi di Brescia,I,Brescia 1923, p. 209; A. Morassi, Catalogo delle cose d'arte ed antichità di Brescia,Roma 1939, p. 414; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler,I,p. 545.