VENIER, Maffeo
Letterato, nato a Venezia il 6 giugno 1550, nominato, ancor giovane, arcivescovo di Corfù; morto a 36 anni. Egli passa dalla grazia e delicatezza del sonetto Per una fanciullina alla discreta parodia delle smancerie amorose, spesso dosando crudo realismo e sentimento amoroso in una miscela dove il tipo popolaresco della Beca e i modi berneschi s'incontrano a soddisfare una voglia di riso che v'è unico vero sentimento (A madonna che ammazza il porco, Comparazione di pene in amore), ma spesso con tratti più personali, con trovate sue e con vivezza sua d'immagini (La dichiarazione, L'invito). Quando il sentimento è più profondo, allora la struttura della canzone petrarchesca e gli stessi pochi elementi letterarî vengono da lui usati con conscio sapore, come a sorridente esaltazione del suo argomento e a parodia insieme di modi così solenni, che egli mescola spregiudicatamente al più vivo e schietto realismo di linguaggio o di rappresentazione; e ne esce calda e cantante di voluttà La strazzosa, la più bella canzone del '500 veneziano. Nella sua poesia il Venier dimostra come nessun altro di avere il senso della sua lingua: con lui il dialetto veneziano assurge veramente a dignità letteraria.