MAFIA (A. T., 118-119)
Isola dell'Africa Orientale, che sorge nell'Oceano Indiano di fronte alla foce del fiume Rufigi, distante dalla costa 50 km. e 140 km. a S. di Zanzibar. Di natura corallina e di struttura pianeggiante, misura 434 kmq. di area e la sua massima altitudine non supera i 30 m. È ricca di acque ed è solcata da numerosi corsi d'acqua perenni e cosparsa di laghi e di stagni d'acqua dolce. Il clima vi è meno insalubre che a Zanzibar e a Pemba. La popolazione, stimata di circa 6000 ab., è costituita di elementi misti di genti africane provenienti dalla costa adiacente (Suaheli) e di Arabi. L'isola è coltivata a riso, banane e a palme da cocco (200.000 pedi). L'allevamento dei bovini e la pesca costituiscono pure una notevole risorsa. Il capoluogo e centro abitato più importante è Chole, nella parte meridionale dell'isola, e un tempo grande mercato di schiavi. Mafia, riconosciuta come pertinente al Sultano di Zanzibar dalla convenzione anglo-germanica del 1886, passò nel 1890 a far parte dell'Africa Orientale tedesca ed è ora pertanto compresa nel Territorio del Tanganica, affidato per mandato alla Gran Bretagna.
Bibl.: Baumann, Die Insel Mafia, Lipsia 1896.