Magdeburgo
Città della Germania, capitale del Land di Sassonia-Anhalt. Fin dall’805 M. era centro di commercio ai confini dell'impero carolingio con i vendi slavi; devastata da questo popolo e dagli avari, rifiorì per merito di Ottone I, che vi stabilì una sede arcivescovile (968), per servire da punto d’appoggio all’opera di conversione dei vendi. L’arcivescovato ebbe molta importanza nella storia della Germania medievale, quale protagonista, nella seconda metà del sec. 12° a fianco di Federico Barbarossa, delle lotte contro Enrico il Leone, duca di Baviera; e con l’arcivescovo Alberto I (1206-32), come sostenitore dell'imperatore Federico II e avversario dei margravi del Brandeburgo; la città prosperò per il commercio fluviale sull’Elba (sì che nel 13° sec. entrò a far parte della Lega anseatica), ma non riuscì mai, attraverso le lotte combattute contro gli arcivescovi, a raggiungere i privilegi amministrativi e politici di città libera dell’impero; tuttavia esemplare divenne il «diritto di Magdeburgo», che fu adottato da molte città della Germania orientale. La città e l’arcivescovato passarono nel 1524 al luteranesimo, di cui M. fu energica sostenitrice durante la guerra della Lega di Smalcalda (si ricorda l’assedio e la conquista di M. a opera di Maurizio di Sassonia, nel 1551) e quella dei Trent’anni che vide la città resistere al Wallenstein, ma cadere preda del conte di Tilly, capo della Lega cattolica, il quale, dopo averla conquistata, la distrusse quasi completamente e ne fece massacrare (1631) la quasi totalità della popolazione (30.000 su 36.000 abitanti). Risorta presto dalle rovine, M. fu trasformata insieme col suo territorio (per effetto dei deliberati del Congresso di Vestfalia, 1648) in ducato temporale e incorporata al Brandeburgo (1680); nel 1806 passò al regno di Vestfalia, nel 1815 tornò alla Prussia.