magi
Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni originarie dei m. sono discusse, perché la maggior parte delle notizie proviene da autori greci e romani, che si riferiscono a un’epoca relativamente recente. Secondo alcuni i m. sarebbero stati sacerdoti della religione politeistica nella Media, che si sarebbero resi insostituibili anche nello zoroastrismo: lo confermerebbero il dissidio tra i m. e gli Achemenidi (sostenitori dello zoroastrismo), le particolari funzioni attribuite dalle nostre fonti ai m., più conformi a una religione politeistica che non al monoteismo avestico (culto del fuoco e del sole, pratiche divinatorie, esorcistiche ecc.), e la descrizione di Erodoto, che vede in loro un genos (forse «casta sacerdotale») dei medi, soggiogati dagli Achemenidi persiani. Diversi studiosi contemporanei fanno invece valere il fatto che i m. figurano nella maggior parte della documentazione come sacerdoti dello zoroastrismo, che sono stati i codificatori dell’Avesta e che le funzioni di esorcisti, indovini, fattucchieri (onde il nostro termine magia) sono attribuite loro solo da autori greci e romani, i quali conoscevano soltanto i «m. ellenizzati».