magnetico
magnètico [agg. e s.m. (pl.m. -ci) Der. del lat. magneticus, dal gr. mag✄netikós, che è da Má-g✄nes: → magnete] [EMG] (a) agg. Concernente il magnetismo: campo m., isteresi m., ecc. (b) Come s.m. è lo stesso che materiale m. (v. oltre). ◆ [GFS] Concernente il magnetismo terrestre: declinazione m., inclinazione m., poli m., ecc.: per tutto ciò, v. magnetismo terrestre e le singole voci. ◆ [MTR] [GFS] Bilancia m.: strumento per misurare le variazioni da luogo a luogo della componente verticale e di quella orizzontale del campo magnetico terrestre, utilizzato soprattutto per la prospezione magnetica del sottosuolo; lo stesso che magnetometro a bilancia: v. misurazioni geomagnetiche: IV 38 f. ◆ [EMG] Campo m.: la regione di spazio nella quale vi sono sensibili azioni su cariche in moto, circuiti percorsi da corrente elettrica e oggetti dotati di momento magnetico; tali azioni sono descritte da tre grandezze vettoriali (intensità H e induzione B del campo, più magnetizzazione M dei corpi presenti), legate tra loro da una relazione lineare (B=μ₀(H+M), in unità SI, con μ₀ permeabilità m. del vuoto); per descrivere completamente il campo in mezzi materiali bastano due di esse, che normalmente sono H e B, mentre nel vuoto basta una sola di esse. È consuetudine identificare un campo m. dando un ruolo primario a uno di questi campi vettoriali descrittivi di esso, e precis. a quello che ha maggiore significatività; all'inizio del magnetismo scientifico, nel 19° sec., e per lungo tempo nel seguito, il vettore identificativo del campo m. fu l'intensità H, mentre nell'attuale sistemazione delle nozioni sul magnetismo (IUPAP, 1972) tale ruolo è dato al vettore induzione B, che perciò assai spesso è chiamato direttamente "campo m."; per questa evoluzione, v. magnetismo. ◆ [FPL] Configurazione m. aperta e chiusa: denomin. data alla configurazione delle linee del campo magnetico che confina un plasma a seconda che esse, rispettiv., escano oppure non escano dalla zona dov'è confinato il plasma: v. confinamento magnetico: I 709 f. ◆ [STF] [EMG] Costante m. di una sostanza: locuz., non più in uso, per suscettività m. o per permeabilità magnetica. ◆ [EMG] Dominio m.: insieme di molecole i cui momenti magnetici sono paralleli tra loro, caratteristico del ferromagnetismo e delle sue sottospecie ferrimagnetismo e antiferromagnetismo: v. ferromagnetismo: II 564 c. ◆ [GFS] Lavaggio m.: v. paleomagnetismo: IV 443 f. ◆ [EMG] Lente m.: configurazione di campi magnetici atta a focalizzare fasci di elettroni o particelle cariche e anche, concret., i dispositivi (magneti o elettromagneti di forma e posizione opportune) che la realizzano: v. ottica delle particelle: IV 378 d. ◆ [EMG] Materiale m.: letteralmente, ogni materiale capace di magnetizzarsi se sottoposto all'azione di un campo m., e quindi ogni materiale, dato che tutti i materiali si magnetizzano, quale più, quale meno; per tale motivo la locuz. sembra priva di signif., ma in realtà essa è usata, restrittivamente, per indicare i materiali capaci di magnetizzarsi fortemente e quindi gli unici interessanti ai fini delle applicazioni scientifiche e, spec., tecniche: sono tali, in questo signif., i soli materiali con relativ. grande suscettività m., e quindi i soli materiali ferromagnetici e ferrimagnetici, divisi in materiali m. dolci e materiali m. duri a seconda di alcune loro caratteristiche (essenzialmente il campo coercitivo) che li rendono adatti all'uso in elettromagneti, i primi, e per fabbricare magneti, i secondi; per tali materiali, v. magnetostatica nella materia: III 593 c. ◆ [FAT] Numero quantico m. e momento m. atomico: v. atomo: I 299 c. ◆ [EMG] Permeabilità m.: → permeabilità. ◆ [FSD] Proprietà m. dei cristalli ionici: v. cristalli ionici: II 14 c. ◆ [FPL] Punto m. speculare, o a specchio: v. plasmi astrofisici: IV 531 f. ◆ [GFS] Rocce m.: (a) denomin. di rocce e minerali ferrimagnetici (raram., ferromagnetici), in quanto dotati di apprezzabile permeabilità m. e capaci di magnetizzarsi sensibilmente nel campo m. terrestre, modificandolo localmente (anomalie m. crostali) e dando complessivamente origine al debole campo crostale: v. magnetismo terrestre: III 538 a; (b) rocce dotate di un momento magnetico permanente, acquisito nei tempi geologici, in partic. rocce ferrimagnetiche effusive magnetizzatesi durante il loro consolidamento dal magma nel campo geomagnetico quale era al momento della loro formazione e quindi di grande interesse cronogeologico: v. paleomagnetismo: IV 441 d. ◆ [EMG] Suscettività m.: → suscettività. ◆ [EMG] Viscosità m.: v. ferromagnetismo: II 566 e.