MAGRA (A. T., 24-25-26)
Fiume dell'Italia centrale nel versante del Tirreno che segna storicamente il confine tra la Toscana e la Liguria. Ha origine dalle pendici meridionali del nodo appenninico del M. Borgognone, a levante del Passo della Cisa e si sviluppa per un corso di 62 km. sboccando nel mare a levante della Punta bianca, a soli 3 km. dal confine amministrativo della Toscana, fuori del quale si svolgono gli ultimi 18 km. del suo corso. Il bacino scolante del fiume misura in complesso 1655 kmq., dei quali circa 1000 sono compresi nell'alta e media valle costituente la regione storica e naturale della Lunigiana. Numerosi corsi d'acqua si riversano nella Magra. I principali affluenti di sinistra sono: il Bagnone (km. 16), il Taverone (km. 23) e più importante di tutti l'Aulella (28,5 km.) ingrossato dal suo affluente Rosaro (km. 20,5), che sfocia nel fiume principale ad Aulla. Da destra la Magra riceve: il Verde (km. 16) che confluisce nel fiume principale a Pontremoli, il Gordana (km. 15) e la Vara (60 km.), il più importante di tutti gli affluenti, che scorre in una valle longitudinale in direzione NO.-SE.; l'ampio solco in cui scorre nell'ultimo tratto la Magra è tettonicamente la continuazione della valle della Vara. Tutti questi corsi d'acqua al pari dei numerosi altri minori, si alimentano, oltre che delle piogge abbondanti che cadono nella regione, dalle numerose sorgenti di cui la regione stessa è cosparsa. Considerevole ne è pertanto la portata che alla foce, nelle massime magre, non resta inferiore ai 3 mc. mentre la media delle piene ordinarie si aggira intorno ai 23 mc. Tale relativa ricchezza d'acqua viene utilizzata per l'irrigazione e per la produzione dell'energia che dà vita ad alcune industrie locali e a numerose centrali elettriche.