MAHMAL
. Pronunzia corrente dell'arabo letterario miḥmal o maḥimil, che propriamente significa la lettiera coperta posta sul dorso d'un cammello per farvi viaggiare le donne, ma che designa in modo particolare una cassa o armatura di legno quadrata, con la parte superiore a piramide, rivestita di ricche stoffe broccate e posta sul dorso d'un cammello inviato annualmente, fino ad epoca recentissima, dall'Egitto e dalla Siria con la rispettiva carovana ufficiale del pellegrinaggio alla Mecca. L'uso fu introdotto dai sovrani mamelucchi d'Egitto e di Siria nel 670 èg., 1272 d. C., o poco prima; cessò l'invio da Damasco con la rivolta del re Ḥusain ibn ‛Alī del Ḥigiāz contro l'impero ottomano nel 1916, mentre continuò quello dall'Egitto; ma anche questo, sospeso nel 1925 per la minaccia wahhābita al Ḥigiāz e ripreso nell'anno successivo, fu definitivamente soppresso dopo i gravi incidenti avvenuti alla Mecca nel giugno 1926 a causa dell'intransigenza wahhābita.
Bibl.: M. Gaudefroy-Demombynes, Le pélerinage à La Mekke, Parigi 1923, pp. 157-167. Per gli avvenimenti degli ultimi anni: Oriente moderno, 1923-1928. Copiose illustrazioni aventi rapporto col maḥmal, in Ibrāhīm Rif‛at Pascià, Mir'at al-ḥaramain, Cairo 1344 èg. (1925), voll. 2.