Mainardino
Vescovo di Imola, della famiglia Aldigeri di Ferrara (dalla quale si pensa derivasse la moglie di Cacciaguida), figlio e fratello di due giudici famosi, fu uno dei più insigni personaggi del suo tempo.
Suddiacono e preposito della cattedrale di Ferrara sin dal 1195, il 16 agosto 1207 era già vescovo di Imola. La sua attività si svolse sia nel campo spirituale come in quello temporale, e ne rivelò le spiccate capacità politiche. Fu podestà di Imola (1209-10 e 1221-22), che difese saldamente contro i ripetuti attacchi di Bologna e di Faenza. Per molto tempo lo troviamo vicino a Federico II e ai suoi legati; fu anche vicario imperiale e in questa qualità risolse con grande energia le contese fra Genova e Alba (1226), ma dal 1233 si tenne lontano dalla politica attiva. Il 9 agosto 1249 troviamo già eletto il suo successore; ignoriamo l'anno della sua morte, avvenuta dopo quella data. Scrisse una storia di Imola e una biografia di Federico II, entrambe andate perdute.
Bibl. - F. Güterbock, Antonio Ferri über die Schriften Mainardinos von Imola, in " Neues Archiv " XXIII (1897); ID., Eine Zeitgenossische Biographie Friedrichs II, das verlorene Geschichtswerke Mainardinos, ibid. XXX (1904); L. Baldisserri, L'episcopato imolese nel sec. XII, in " Rivista Storico-Critica Scienze Teologiche " VI (1910); ID., Un vescovo di Imola della famiglia Alighieri, in Il VI Centenario dantesco, II (1915); F. Baethgen, Zu Mainardino von Imola, in " Neues Archiv " XXXVIII (1913); G. Fasoli, I Conti e il Comitato di Imola (sec. X-XIII), in " Atti e Mem. Deputazione St. Patria Emilia Romagna " VIII (1943); G. Rabotti, Maynardinus Imolensis episcopus (1207-1249), in Vescovi e diocesi in Italia nel Medio Evo (sec. IX-XIII), Padova 1964.