MAKEDON (Μακεδών)
Scultore greco, figlio di Dionisio di Eraclea, di ambiente ionico, del V sec. a. C. Esiste una firma sulla base (da Pedasa) di un anàthema posto da tre dedicanti ad Atena col frutto di una decima. Un epigramma di Dokimaion di Frigia ricorda come uno scultore di nome M. eseguì la stele sepolcrale della propria figlia (τύπον ἐν στήλῃ τεχνήσατο). Da scartarsi la identificazione dello scultore menzionato dalla base di Pedasa col pittore Heraclides Macedo ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 146).
Bibl.: I. G., 2660; J. Overbeck, Schriftquellen, 2049; E. Loewy, I. G. B., 60; Ramsay, in Am. Journ. Arch., I, 1895, p. 142; Paton-Myres, in Journ. Hell. St., 1896, p. 215, 4; Thieme-Becker, XXXII, 1929, p. 584; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XIV, i, 1928, c. 637-8, s. v., n. 7.