MAKÓ (A. T., 59-60)
Città della Pianura Ungherese, sede dei comitati riuniti di Csánad-Arad-Torontál, posta a 85 m. s. m., presso la riva destra del fiume Maros (affluente di sinistra del Tibisco, navigabile), 31 km. a E. di Szeged. Come le altre località della pianura ha piuttosto l'aspetto di un ricco villaggio che di città, essendo la popolazione quasi esclusivamente occupata nel lavoro dei campi. Copiose nel contado le abitazioni temporanee. Il comune è vasto ben 274 kmq., per la massima parte coperti di grano e di mais; coltivazione assai diffusa è anche quella delle cipolle, di cui si esportano annualmente da 2 a 3 mila vagoni, specie verso Amburgo, che le spedisce poi in America e altrove. Il luogo era tra i più fertili e ricchi dell'alföld, ma la vicinanza del confine romeno, che taglia anche le linee ferroviarie verso Arad e Timiṣoara, l'ha danneggiata tanto che gli abitanti del comune sono diminuiti nell'ultimo decennio (1920-30) da 37.141 a 35.814; di essi circa 30 mila abitano nel centro, gli altri nel contado.