REUMATICHE, MALATTIE
. Col nome di malattie reumatiche si designa un gruppo di affezioni morbose le quali presentano un sintoma comune, e cioè il fenomeno reuma o reumatismo. Il reuma o reumatismo, noto ai medici e ai non medici, può definirsi come un fenomeno doloroso mutevole per sede e per intensità che colpisce uno o più muscoli, una o più articolazioni. Così concepito, cioè non come entità morbosa per sé stante, ma semplicemente come sintoma, è fenomeno comune a un numero considerevole di processi morbosi disparatissimi, costituenti perciò una categoria nosografica non ancora bene delimitata. Ne consegue che le classificazioni che oggi si dànno delle malattie reumatiche non possono considerarsi definitive in quanto che il sintoma dolore a localizzazione muscolare o articolare è appannaggio comune a gran numero di malattie. Una classificazione che almeno in via provvisoria è oggi accettata da molti è quella adottata dalla Società tedesca per la lotta contro il reumatismo.
Classificazione delle malattie reumatiche.
1. Malattie delle articolazioni.
I. Artriti ìnfettive acute:
a) poliartrite acuta reumatica (reumatismo articolare acuto, poliartrite reumatica, reumatismo infettivo specifico);
b) artrite e poliartrite acuta secondaria (reumatismo infettivo sintomatico, pseudoreumatismo infettivo, artrite reumatoide) alle varie malattie da infezione (setticemie, tifo e paratifi, blenorragia, scarlattina, dissenteria, sifilide, tubercolosi, ecc.).
II. Artriti e poliartriti infettive croniche:
a) poliartrite cronica pnmaria anchilosante (poliartrite cronica essudativa progressiva, periarthritis destruens, arthritis atrophicans, arthritis nodosa, artrite reumatoide);
b) poliartrite cronica primaria dell'infanzia (malattia di Still);
c) artriti e poliartriti croniche infettive secondarie (alla poliartrite reumatica, alla blenorragia, alle setticemie, alla sifilide, alla tubercolosi, ecc.).
III. Artriti deformanti, artropatie degenerative:
a) artrite (osteoartrosi) deformante primaria (artrite primaria idiopatica, spontanea, genuina);
b) artrite (osteoartrosi) deformante secondaria (osteomalacia asettica circoscritta, osteocondrosi necrotizzante: morbo di Perthes, morbo di Köhler, morbo di Kienbock, morbo di Schmorl). Artrite uratica, alcaptonurica, emofilica, atropatia tabetica e siringomielica. Nodi di Heberden.
IV. Artriti croniche della colonna vertebrale:
a) spondilite anchilosante (spondylitis anchylopoietica, spondilosi rizomelica, malattia di P. Marie, Strümpell, Bechterew);
b) spondiloartrite deformante (spondiloartrosi deformante).
V. Altre malattie articolari e paraarticolari (affezioni della capsula articolare, dei tendini, delle guaine tendinee, delle borse mucose, delle fasce e dei legamenti. Disturbi nervosi funzionali delle articolazioni. Tumori delle articolazioni).
2. Malattie dei muscoli.
Nel primo gruppo di questa classificazione figura la poliartrite acuta reumatica o reumatismo articolare acuto, malattia infettiva di cui non si conosce ancora l'agente microbico causale e che si manifesta con febbre elevata, dolori e tumefazioni articolari, potendo molte articolazioni essere colpite simultaneamente oppure successivamente. Ammalano di preferenza le articolazioni maggiori, mentre meno colpite sono le piccole articolazioni della mano e del piede, ma si può in realtà affermare che nessuna articolazione è risparmiata. Il virus del reumatismo articolare acuto, oltre alla elettività per le articolazioni, ha un particolare tropismo anche per altri organi e apparati: il cuore nelle sue varie parti (endocardio, miocardio, pericardio) ne è frequentemente colpito, e così pure le sierose, il sistema nervoso, gli occhi, la pelle. Nel cuore sono particolarmente frequenti le endocarditi reumatiche, prevalentemente a sede mitralica, e in ordine di frequenza seguono le miocarditi e le pericarditi reumatiche; simultaneamente poi possono essere colpiti dal processo infiammatorio reumatico endocardio, miocardio e pericardio dando luogo alle cosiddette pancarditi reumatiche. La corea è la malattia che consegue alla localizzazione encefalica del virus stesso, come le iriti reumatiche sono l'espressione della localizzazione oculare, le sierositi della localizzazione alle sierose, l'eritema nodoso contusiforme della localizzazione cutanea. La notevole importanza pratica che ha la conoscenza di questa malattia si deve alla grande frequenza con cui si riscontra, alla tendenza che hanno alle recidive i soggetti che ne sono stati una volta colpiti, alla gravità delle complicanze soprattutto endocardiche, le quali, anche quando la malattia reumatica può considerarsi guarita, evolvono fatalmente il più delle volte nelle forme di endocarditi croniche che rendono permanentemente meiopragica la funzione circolatoria. Secondo le più recenti statistiche si calcola che nell'infanzia circa l'80% dei soggetti con reumatismo articolare acuto abbia complicazioni cardiache; nella giovinezza, fra 21 e 25 anni, la percentuale è meno alta (55%), ma pur tuttavia sempre considerevole.
Se il virus del reumatismo articolare acuto è oggi ancora ignoto, sì conoscono tuttavia le modalità di reazione dei tessuti là dove il virus stesso va a insediarsi. Analogamente a quanto si verifica nella tubercolosi e nella sifilide, ove la reazione tissulare dà luogo rispettivamente alla formazione del tubercolo e della gomma, nel reumatismo articolare acuto la formazione istologicamente rilevabile che esprime la reazione dei tessuti alla presenza del virus specifico è costituita dal cosiddetto nodulo di Aschoff, aggregato di cellule di origine connettivale e avventiziale che si trasformano in cellule giganti, accanto alle quali si trovano linfociti, granulociti polinucleati in prevalenza eosinofili. Questi elementi costituiscono noduli miliari o submiliari destinati nella loro evoluzione a scomparire per riassorbimento, o a trasformarsi in cicatrici fibrose. Oggi si sa inoltre che il nodulo di Aschoff è preceduto nella sua evoluzione da uno stadio cosiddetto dell'infiltrato precoce reumatico ("Frühinfiltrat") di Klinge), già presente nella seconda settimana di malattia e caratterizzato da edema del connettivo con degenerazione fibrinoide delle fibrille connettivali e successiva essudazione fibrinoide negli spazî interfibrillari. Questo infiltrato precoce nella terza o quarta settimana evolve nel nodulo di Aschoff.
Le artriti reumatoidi o pseudoreumatismi costituiscono una localizzazione articolare di un determinato agente microbico. In particolare va considerato il pseudoreumatismo tubercolare di Grocco-Poncet in cui non sembra trattarsi di una vera localizzazione articolare dei bacilli tubercolari, ma piuttosto di una manifestazione articolare in rapporto con una particolare ipersensibilità dei tessuti periarticolari, ipersensibilità di natura specifica che si scatena solo mediante prodotti tubercolari.
Il secondo e il terzo gruppo considerati nella classifica sopra riferita, comprendono le artropatie croniche e raggruppano separatamente le artropatie croniche di tipo infiammatorio e le artropatie croniche di tipo degenerativo (artrosi secondo Assmann). Il processo morboso nelle due forme non soltanto è diverso per la natura, ma anche per le localizzazioni e per il diverso cammino seguito nell'aggressione dei varî componenti dell'articolazione. Nelle artriti la lesione iniziale ha sede nelle parti molli periarticolari, nelle artrosi l'aggressione dei varî tessuti si verifica in senso inverso, essendo la lesione iniziale primitivamente localizzata nelle cartilagini e nelle ossa e da queste diffondendosi secondariamente ai componenti molli dell'articolazione.
La frequenza, le particolari caratteristiche, la localizzazione esclusiva alla colonna vertebrale di alcune forme di artropatie giustificano il raggruppamento di queste in una categoria per sé stante. Infine un'ultima classe raccoglie malattie varie articolari e pararticolari che non rientrano nei gruppi precedentemente descritti: queste sono alcune affezioni della capsula articolare, dei tendini, delle borse mucose, delle fasce e dei legamenti. Nello stesso gruppo sono stati raccolti certi disturbi nervosi funzionali delle articolazioni e i tumori delle articolazioni.
Quanto alle malattie reumatiche dei muscoli, il reumatismo muscolare cosiddetto primario o genuino secondo alcuni riconoscerebbe la stessa causa del reumatismo articolare acuto, secondo altri non avrebbe nulla a che vedere con la poliartrite reumatica. In appoggio a questo concetto sta il decorso spesso afebbrile del reumatismo muscolare, la localizzazione di esso a un solo muscolo o a un determinato gruppo di muscoli (torcicollo reumatico, mialgia lombare o lombaggine, ecc.), l'assenza delle complicanze soprattutto cardiache così frequenti nella poliartrite reumatica.