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malizioso

di Antonietta Bufano - Enciclopedia Dantesca (1970)
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malizioso

Antonietta Bufano

Malizioso... troppo si definisce Ciampolo di Navarra (If XXII 110), riprendendo l'Odi malizia di Cagnazzo: " ma non però in quel senso che Cagnazzo intendeva di astuto e fraudolente, ma... di facitore di male; perocché veniva a tradire i compagni tirandoli a maggior tristizia " (Lombardi; così prima l'Ottimo, e altri; v. Malizia). Ma Benvenuto intende che Ciampolo parli " ironice, quasi dicat: ‛ sum nimis simplex et fatuus, ecce stultam malitiam meam ' ", e analogamente il Vellutello: " Volendo inferire che se egli fosse stato malizioso come lo faceva, che non si sarebbe lasciato artuncigliare, per essere, come era, straziato da loro ".

Il senso di " astuto " sembra invece prevalere in Rime dubbie XXX 4, dove l'aggettivo, unito a fella, " trista ", è attribuito alla cornacchia che pensò mutar gonnella rivestendosi di penne non sue, per apparire più bella.

Unito a saggio è detto di Falsembiante (Fiore CXXXI 5) che presentandosi a Malabocca si spaccia per mastro divino, " teologo ". Malabocca conobbe ben Sembiante, / ma non ch'e' fosse Falso (vv 7-10): m. alluderà dunque all'astuzia e alla consuetudine all'inganno, caratteristiche del personaggio.

Vocabolario
malizióso
malizioso malizióso agg. [dal lat. malitiosus, der. di malitia «malizia»]. – 1. a. Che ha malizia, che usa malizia nelle sue azioni, nei suoi giudizi e sim.: un ragazzetto m. e insolente; come sei m.!; anche come sost.: i m. sospettano...
maliziare
maliziare v. intr. e tr. [der. di malizia] (io malìzio, ecc.), non com. – 1. intr. (aus. avere) Pensare o agire con malizia, malignare: m. su tutto. 2. tr., ant. Alterare, falsificare. ◆ Part. pass. maliziato, anche come agg., malizioso;...
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