MÁLLIA
. Nome di una piccola località della costa settentrionale di Creta, situata poco ad oriente di Kersonēsos, e così detta dall'aspetto pianeggiante del suo paesaggio (‛Ομάλια), presso la quale furono ritrovati i cospicui avanzi di un palazzo minoico. Giuseppe Hatzidakis, dopo avere identificato il luogo delle rovine, iniziò fino dal 1915 i lavori di scavo continuati dalla Scuola archeologica francese in Atene, e che durano tuttora.
Il palazzo minoico sembra appartenere, nel suo complesso, alla prima parte di quel periodo della civiltà cretese detto Minoico medio, cioè all'inizio del II millennio a. C.; ma indagini più accurate hanno permesso di stabilire che un primo palazzo doveva già esistere nell'ultima parte del Minoico antico, cioè alla fine del III millennio, e che il luogo doveva essere abitato fino dalla più antica età neolitica. Il palazzo più recente, che oggi vediamo, sembra essere esistito fino all'inizio del periodo Minoico tardo (circa la metà del II millennio), età in cui esso venne distrutto e abbandonato, forse in seguito all'accrescersi della potenza di Cnosso. Questo palazzo, costituito di numerosi ambienti (stanze di abitazione, magazzini, corridoi, logge) disposti intorno ad un grande cortile centrale, presenta molti punti di contatto con gli altri famosi palazzi minoici di Cnosso, di Festo, di Gournià e con le costruzioni minoiche di Tiliso. La pianta del palazzo di Mállia è abbastanza complessa nella distribuzione degli ambienti, e interessante per quanto riguarda la soluzione di varî problemi relativi all'illuminazione e alla conduttura delle acque. Vicino al palazzo sono venuti alla luce i resti di altre abitazioni, la "città" dipendente dai dinasti abitanti nel palazzo, mentre più a nord sono stati ritrovati i grandiosi avanzi di uno strano edificio di carattere molto probabilmente funerario, e, dentro una spaccatura della costa, i residui di antichissime sepolture. Numerosi oggetti fittili, di steatite, di bronzo e d'oro sono stati rimessi in luce dagli scavi; ma soprattutto numerosi e di grande importanza sono i documenti della scrittura minoica, incisi nelle mura del palazzo, graffiti o dipinti su oggetti varî, documenti redatti sia secondo il sistema geroglifico sia secondo quello lineare, i quali vengono ad arricchire la serie dei documenti restituitici da altre località minoiche di Creta, e hanno un interesse notevole per lo studio di alcuni problemi relativi alla storia della scrittura.
Bibl.: F. Chapouthier e I. Charbonneaux, Fouilles exécutées à Mallia, prima relazione 1922-24, Parigi 1928; seconda relazione, ivi 1936; dove sono riassunte e citate tutte le pubblicazioni precedenti; Sp. Marinatos, Bull. Corr. Hell., LIII (1929), p. 365 segg.; brevi notizie intorno ai progressi successivi degli scavi di Mállia nei volumi del Bull. Corr. Hell., in Chronique des fouilles et découvertes archéologiques. Per i documenti di scrittura, v. F. Chapouthier, Les écritures minoennes au Palais de Mallia, Parigi 1930.