malnato (mal nato)
In Cv III IV 8 i cattivi malnati sono coloro che pongono lo studio loro in azzimare la loro [persona, e non in adornare la loro] operazione, " cioè gli uomini nati con difetti fisici, che si studiano di far belle artificiosamente le loro brutte persone e non di operar bene " (Busnelli-Vandelli); in IV XXVII 13 il termine assume una connotazione morale, che si desume anche dall'accostamento a ‛ malestruo ': Ahi malestrui e malnati [" scellerati e disgraziati "], che disertate vedove e pupilli, che rapite a li men possenti...!
Indica i " dannati " dell'Inferno in Vn XIX 8 27: Dio concede che Beatrice rimanga per un certo tempo sulla terra, là 'v'è alcun che perder lei s'attende, / e che dirà ne lo inferno: O mal nati, / io vidi la speranza de' beati (si noti il valore del tutto diverso di suo figlio ... / che mal nacque [Pg XVIII 125], che significa " bastardo "). Nella nota finale alla canzone, il Maggini osserva (p. 79): " la parola può significare anche ‛ disgraziati, miseri ' con senso di compassione. Malnato è chi è nato male; e per quanto più comunemente s'intenda di chi è maledetto da Dio e quindi dannato, vale pure ‛ nato per sua disgrazia ', ‛ sciagurato ' ". Così anche in If XVIII 76 quest'altri mal nati, e XXX 48; e come aggettivo: anima mal nata (V 7), " idest anima prava nata ad damnationem " (Benvenuto).