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MALOGGIA o Maloia

di Antonio Renato TONIOLO - Carlo Guido MOR - Enciclopedia Italiana (1934)
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MALOGGIA o Maloia (A. T., 17-18-19)

Antonio Renato TONIOLO
Carlo Guido MOR

Valico (m. 1817) fra la Val Bregaglia e l'Engadina (Grigioni). Questo passo, scavato entro rocce serpentinose, è un'ampia continuazione della pianeggiante alta Engadina e sta appena 17 m. sopra la superficie dei due laghi di Sils e di Silvaplana, da cui prende origine l'Inn (versante del M. Nero), fra la cima ghiacciata del Pizzo Bernina a sud (m. 4050) e quella del Piz Julier a nord (m. 3385). Invece verso la Val Bregaglia (versante Adriatico) il valico scende con una parete di quasi 350 m., dovuto alla cattura, che il fiume Mera ha fatto dei suoi alti affluenti (T. Marozzo e T. Muretto), che prima dell'epoca glaciale, andavano a oriente verso l'Engadina.

Percorso da strada carrozzabile, che viene da Chiavenna e va a Samaden, abitato quasi tutto l'anno (alberghi), il valico ha importanza turistica, ma non molto grande per il commercio, a confronto dei vicini passi dello Spluga (m. 2117) e di S. Bernardino (m. 2063); infatti le comunicazioni verso l'Engadina sono meglio servite dal Passo del Bernina (m. 2330) per la Val di Poschiavo, che oggi unisce con ferrovia di montagna Tirano a S. Moritz.

Storia. - Praticato forse precedentemente alla conquista romana, durante il periodo imperiale il valico fu attraversato da una grande arteria di comunicazione, larghi tratti della quale sussistono tuttora nella Val Bregaglia. A Muro (Murus, Castelmur in Bregaglia) località situata al di qua del displuvio, fu eretta, probabilmente verso la fine dell'impero, una grande muraglia di difesa, attraverso la quale passava la strada, forse per fronteggiare i barbari, forse per facilitare la riscossione dei pedaggi. Il valico della Maloia venne presto in mano del vescovo di Coira, e poi dei suoi visconti, che riscossero dazî e pedaggi. La carrozzabile, che non segue interamente il decorso dell'antica via romana, risale alla metà del sec. XIX.

Bibl.: F. Stähelin, Die Schweiz in römischer Zeit, Basilea 1927; G. Giovanoli, Storia della Bregaglia, Lugano 1929.

Vedi anche
Engadina Ampia valle della Svizzera meridionale, compresa nelle Alpi Retiche (cantone dei Grigioni) e percorsa dall’Inn. Si stende tra due catene parallele, da SO (Passo Maloja, 1815 m) a NE (confine con il Tirolo, 1000 m s.l.m.), per circa 80 km; ha un profilo piuttosto stretto ed è divisa dalla Gola di Zernez ... Val Bregaglia Valle della Mera (o Maira), subaffluente dell’Adda. Va dal passo di Maloja (1815 m) a Chiavenna (333 m s.l.m.) e copre un’area di 191 km2, di cui 182 spettano alla Svizzera (Cantone dei Grigioni, con il nome tedesco di Bergell), mentre il tratto inferiore appartiene all’Italia. È dominata da alti monti, ... Chiavenna Comune della prov. di Sondrio (11,1 km2 con 7336 ab. nel 2008), a 333 m s.l.m. presso la confluenza dei fiumi Mera e Liro, a N del Lago di Como. Centro industriale e turistico.  ● Forse fortezza bizantina nel 6° sec., poi franca o longobarda, fu feudo dei vescovi di Como dal 10° sec. al 1097, quando ... Coira (fr. Coire; ted. Chur; romancio Cuera) Città della Svizzera orientale (32.441 ab. nel 2007), capitale del cantone dei Grigioni, posta a 596 m s.l.m. sulle rive del fiume Plessur, che qui sbocca nella valle del Reno. Attività industriali nei settori alimentare (cioccolato), metallurgico e tessile. ● ...
Vocabolario
o, O
o, O ‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec....
q. o.
q. o. – In matematica, abbreviazione di quasi ovunque (v. quasiovunque).
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