MAMMUT (lat. scient. Elephas primigenius Blum)
È il più conosciuto di tutti i Mammiferi fossili, essendosene scoperti copiosissimi avanzi e persino cadaveri congelati nella Siberia settentrionale e nell'Alasca. Un esemplare completo fu rinvenuto nel 1901 presso le rive del fiume Berezovka, nella Siberia nord-orientale, e si conserva ora nel Museo di Leningrado.
Il Mammut era un elefante di altezza relativamente modesta, misurando alle spalle m. 2,85 circa. Il corpo era ricoperto da un mantello di color giallo-bruno, costituito da una fitta lanugine, alta 2-21/2 cm. circa, dalla quale spuntavano lunghi peli. Possedeva orecchie piccole e pelose e zanne enormi, rivolte a spirale.
L'area di distribuzione del Mammut comprendeva gran parte dell'Eurasia e dell'America Settentrionale. Nelle isole della Nuova Siberia i suoi resti erano cosi abbondanti da fornire al commercio grandi quantità di avorio (il così detto avorio fossile). Il Mammut era essenzialmente un animale di clima freddo, che le ultime glaciazioni dell'epoca quaternaria spinsero verso il mezzogiorno, sino a raggiungere nel nostro paese il territorio di Lecce. Fu contemporaneo dell'uomo paleolitico, che lo raffigurò in maniera esatta e oltremodo efficace; con la fine del Pleistocenico si estinse completamente (v. mammiferi: Paleontologia, XXII, p. 71).