MANDRAGORA
. Genere di piante Dicotiledoni Simpetale della famiglia Solanacee che comprendeva un'unica specie, Mandragora officinarum L. o Atropa mandragora L. la quale è stata, dalla grossezza dei frutti e dall'epoca della fioritura, distinta in parecchie altre (M. microcarpa Bert., autumnalis Bert., vernalis Bert.). Sono erbe vivaci con grossa radice a fittone semplice o ramificata di aspetto antropomorfo, alla quale si attribuivano le virtù più soprannaturali, con foglie a rosetta e fiori solitarî o in cime panciflore. Vivono nei boschi elevati della regione mediterranea. È pianta usata da tempi remotissimi (ne parlano il papiro Ebers e Ippocrate), velenosa, il cui principio chiamato già mandragorina è una miscela di alcaloidi: iosciamina, pseudoiosciamina, atropina, scopolamina, ecc. Le antiche saghe germaniche chiamavano la radice con il nome di Alraun Wurzel. Già usata nella magia e nella stregoneria, le sue foglie entravano nella preparazione del balsamo tranquillo.