MANDYLAS (Μανδύλας)
Pastore di Dodona (Schol., Odyss., xiv, 327), che rubò la più bella pecora del suo vicino; questi, dopo inutili ricerche, si rivolse agli dèi invocandone l'aiuto: allora la quercia sacra dell'oracolo di Dodona parlò per la prima volta, denunziando il ladro. M., adirato, voleva abbattere l'albero, ma ne fu impedito da una colomba. L'episodio è ricordato anche da Filostrato (Imag., ii, 33), che però chiama il pastore Hellos.
M. è stato identificato senza fondamento in un bronzetto del V-IV sec. trovato a Dodona, raffigurante un giovane ignudo, con una pelle gettata sulla spalla sinistra e sul capo originariamente un petaso, che impugna con la destra un bastone.
Bibl.: C. Carapanos, Dodone et ses ruines, Parigi 1878, p. 164 ss., 186, tav. 14, 2; W. Drexler, in Roscher, II, 2, 1894-97, c. 2315, s. v.; Burckhardt, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 1047, s. v.; M. P. Nilsson, Studien zur Geschichte des alten Epeiros, Lund 1909, p. 36; id., Geschichte der griechischen Religion, Monaco 1950, p. 218.